Eugen Galasso

Eugen Galasso

I radicali tornano visibili, grazie ad una "querelle" tra Pannella e Bonino!

La querelle "indiretta", se pure "in diretta" di Marco Pannella contro l'ex-ministro (governo Letta) Emma Bonino: non mi scuso, stavolta, per il gioco di parole, in quanto Pannella si sfogava in diretta (da Massimo Bordin, a "Radio Radicale") ma l'attacco era indiretto: presente Pannella (e Bordin "ricevente"), assente Bonino.  

In queste giornate estive, prima del consueto exploit radicale per le carceri, Pannella si sfoga forse per riacquistare visibilità. Legittimo, per carità, per ogni movimento e partito politico (i "Radicali" o come si chiamano ora sono presenti-non presenti- a seconda dei casi in occasione di elezioni e altro), legittimo anche il modo di conquistarsi visibilità ormai (roba da "qualunque mezzo è buona", "il fine giustifica i mezzi", ossia non Machiavelli ma un pessimo compendio del grande Segretario Fiorentino).

Ma, guardando un po' da vicino le cose, i radicali italiani (e Pannella, comunque leader indiscusso...) hanno cavalcato tutte le tigri: Sinistra liberale, Alleanza delle sinistre, con dominanza ai diritti civili - sempre presenti, in loro, bisogna ammetterlo -, vicinanza a Berlusconi, ritorno all'opposizione, ma con molti distinguo, critica al sistema, ma...).

Pannellone, anziano  e malato, sa però come curarsi e sa anche come "stare al gioco", dovendo in qualche modo emergere (ri-emergere) in questo mare di sigle, di partitini (in Italia il sistema bipolare e bipartitico non attecchisce, comunque, almeno per ora e credo sia meglio così, ma...), di bandierine e altro...

Auguri anche a lui, soprattutto se, carceri e altre cose anche importanti da dire e fare (eutanasia, droghe leggere etc.), ritornerà anche sulla scena politica con altro, ossia con temi ancora più importanti per la e nella vita dei cittadini.  

Eugen Galasso

 

Migranti al confine tra Francia e Gran Bretagna: anche la sinistra litiga sulla situazione

Oltre alle contraddizioni-profonde-dell'Europa (dove credo si dovrebbe mettere in discussione l'esistenza etno-culturale della stessa, essendo già compromessa la questione geografica, in quanto non c'è soluzione di continuità tra Europa e Asia...), con la questione della querelle Francia-Gran Bretagna (per il passaggio di migranti attraverso il canale della Manica) si aprono ferite profonde a livello politico nella "sinistra". 

Improvvida la polemica tra vescovi e Lega sull'accoglienza degli immigrati.

Quanto mai improvvida l'uscita polemica del segretario della CEI Mons. Galantino sugli immigrati versus dichiarazioni, discutibili come tante altre di altri partiti, del segretario della Lega Salvini. 

Qui non si tratta tanto del merito, quanto del senso complessivo, della produzione di senso: in Italia, non essendoci spirito repubblicano come in Francia, non c'è separazione netta tra quanto dicono Chiesa cattolica (l'unica riconosciuta, omaggiata, praticata dai media) e Stato, né l'equiparazione tra tutte le chiese e le religioni che domina negli States. Ecco un problema, comunque: in nessun altro Stato, europeo e non, il Vaticano, ma anche la CEI (la conferenza dei vescovi italiani) hanno lo strapotere che hanno in Italy, complici i media che ne favoriscono la diffusione elefantiaca e proliferante dei messaggi.  

L'enciclica di Papa Francesco

Dopo l'"Evangelii Gaudium", redatta (pare) insieme con Benedetto XVI°, ora quest'enciclica, "Laudato si. Sulla cura della casa comune'" totalmente di Papa Francesco, è veramente "francescana", prendendo spunto dal "Cantico delle creature" di Francesco d'Assisi, di cui riporta i versi.
Enciclica "ecologica", "verde", si è detto e, siccome le encicliche sono pubblicate, cioè rese edotte ad gentes, ad rem publicam, a tutti/le persone di buona volontà, è lecito confrontarsi con esse in modo esplicito. 

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