Il ballotaggio per il Sindaco di Bolzano è una presa in giro

Domenica 22 maggio a Bolzano si va a votare per scegliere tra Caramaschi e Tagnin il prossimo Sindaco di Bolzano. O almeno così si dice. Ma pare proprio non sia vero. Capiamoci: l'8 maggio sono stati eletti i 45 consiglieri comunali. Il Comune viene guidato da una maggioranza (elementare Watson!) che ha i numeri per approvare le delibere, e questa maggioranza deve essere di almeno 23 consiglieri. Questo è un punto fermo, non è un'opinione. Ora, chiuque venga eletto Sindaco domenica 22 maggio deve confrontarsi con questo dato. Cioè potrà fare davvero il Sindaco se può contare almeno su 23 dei consiglieri eletti già l'8 maggio, che sappiamo già chi sono. Quindi: Caramaschi può avere in saccoccia questi 23 consiglieri? Tagnin può avere in saccoccia questi 23 consiglieri? Io non voglio rispondere. Sto solo provando a spiegare.

Comunali di Bolzano: il dato di Casa Pound deve fare riflettere

Un commento elettorale alle elezioni comunali di Bolzano di domenica scorsa da parte di chi vive quasi sempre altrove rischia d'essere inopportuno. Ma a mio giudizio emerge però un fatto preoccupante: la "vittoria" di "Casa Pound" deve far riflettere, più che semplicemente "far paura", a chi ha s/governato per anni.

La destra estrema ha saputo raccogliere (non per meriti propri, ma semplicemente mostrandosi attenta alle persone in difficoltà) dove altri avevano seminato in modo improvvido, dove per "altri" si devono intendere i partiti di centro-destra (ora più che mai divisi, che mai hanno saputo rappresentare una credibile alternativa) e quelli di centro-sinistra (che mancano di visione e anche di capacità di governo, viste le molte insufficienze gestionali). Una dèbacle, dunque? Vedremo il secondo turno, ma è escluso che tutto cambi velocemente. Vedo anche l'influenza di un Norbert Haider in "pole position" nelle elezioni austriache (ventilando anche la "Wiedervereinigung" tra Suedirol e Nordtirol , tra l'altro). E allora ragionare sulle cause della vittoria di una formazione decisamente "fascista" (intendendo una certa valutazione della violenza applicata alla manifestazione dell idee, ed anche il richiamo a vecchi slogan e a vecchie ricette politiche) come Casa Pound è un esercizio necssario ...

Eugen Galasso

Il corpo e il teatro di narrazione. I saggi di Teatro Blu a Bolzano.

Il recupero del corpo va benissimo, venendo destinato sia alle pratiche estetiche, sia, in ambito culturale, ai corsi di "teatro del corpo" (body-Theatre etc.). C'è però anche un altro ambito, forse più "olistico" (totale, nel senso che coinvolge la totalità della persona), che rapporta il corpo alla parola nel teatro di narrazione. Un'esperienza importante per studenti, docenti, conferenzieri, politici(uso il maschile solo per comodità, ma le donne sono molto più coraggiose e vitali, in genere), in realtà per tutti/e. (read more-clicca sul titolo)

Martelli: serve un equilibrio tra i poteri. E non è questione legata al contingente.

In un testo analitico, dettagliato, preciso, Claudio Martelli (QN del 4 maggio scorso, pp.1-2) analizza il ruolo ambiguo della rivendicazione di distinzione (prevista peraltro dalla Costituzione) tra potere esecutivo (governo), legislativo (parlamento), giudiziario (magistratura), affermando, in buona sostanza che il PD si muove quando è "sotto attacco" ossia quando vari suoi esponenti sono inquisiti. Silenzio del PD in anni trascorsi, suo "attivismo" quando è parte in causa: un atteggiamento che, con ormai invalsa metafora psichiatrica, diremmo "schizofrenico".... Vedremo gli sviluppi, ma l'ormai non più giovanissimo ex-vicesegretario del PSI (quando esisteva con i suoi "fasti" e i suoi aspetti non solo negativi, Beppe Grillo permettendo...) ha ancora molte frecce al suo arco.

Eugen Galasso

Cardini che sostiene Padre Pio non convince

Ho sempre stimato Franco Cardini, grande storico non solo del Medioevo, come studioso e come entusiasta: mi convince meno, dico la verità, quando "puntella" il culto dei Santi e le reliquie di Padre Pio affermando che "Dio ha fatto le regole, riservandosi lo spazio per derogare. I santi, pregando per noi, inducono a rompere queste regole, come una centrale termonucleare che convince il mondo ad andare a rovescio" ( intervista da "La Nazione", 4 maggio, p.19). (read more - clicca sul titolo)

Enrico Lillo: evitiamo con il voto un terzo commissariamento del Comune. Sarebbe un disastro.

Enrico Lillo, Lei candida alle elezioni del prossimo 8 maggio nella lista Alleanza per Bolzano che sostiene Giorgio Holzmann per la carica di Sindaco. Lei, però, è stato anche uno dei promotori di questa lista civica, e quindi la prima domanda è: quali le motivazioni che l’hanno portata a mettersi insieme con altri movimenti e con tante singole persone in un unico contenitore politico? 

La risposta a questa domanda l’ho già inserita su uno dei miei volantini per la propaganda elettorale. Le motivazioni sono principalmente tre: la grave situazione politica in cui versa la città di Bolzano e la necessità quindi di darle un governo stabile efficace ed economicamente sostenibile. La voglia di impegnarmi in politica ancora una volta con spirito di servizio e per la mia Comunità. L’aver trovato in Alleanza per Bolzano un gruppo di amici e concittadini che con la loro volontà di partecipazione hanno deciso di scendere in campo per dire la loro opinione e sviluppare l’azione politica necessaria per rinnovare Bolzano.

Tradizionalisti della Chiesa contro la papale "amoris laetitia"

I "Laudatores temporis acti" (se non solum temporis, etiam aetatis), ossia chi loda e rimpiange tempi e anche epoche passate lo fa non solo per puro amore del passato ma anche di ciò che questo incarna. Così l'"orrida genia" dei tradizionalisti cattolici e di quelli che, non dichiarandosi tali, sono però assimilabili a quelli. (read more_clicca sul titolo)

In Austria un candidato Presidente che fa nascere molti interrogativi

Norbert Hofer, nordtirolese, FPOE (partito nazional-liberale, come lo definiva il vero autore della "svolta", Onkel Joerg, ossia Joerg Haider, il cui mistero della morte rimarrà forse irrisolto forever...), sembra un "good boy": il suo partito ha vinto, come in altre parti d'Europa, per l'incapacità della "Disunione europea" di programmare e determinare i flussi migratori, per l'assenza dell'ONU (è questione internazionale, riguarderebbe anche questo mastodonte ormai-credo-inutile e brontosaurico che si chiama UNO_ONU o come volete...), quindi è frutto di scontento.

Non ho la doppia cittadinanza, nonostante origini anche austriache , né la prenderò, visti certi sviluppi... E qui vengo al secondo "corno" del dilemma Hofer-FPOE... in Austria è nato anche il Fuehrer, che all'inizio non si pensava facesse certe cose; non lo pensava il "Piccolo Uomo" denunciato da Wilhelm Reich, ma neanche molti politologi e neppure la "sinistra" dell'epoca, salvo lodevoli eccezioni...

Temo anche che la vittoria di Hofer e dei suoi incoraggi la dottoressa Eva Klotz e chi in Sudtirolo spera nella "Wende" definitiva.... Ma forse mi sbaglio, forse ha ragione Salvini e chi si ferma al "primo corno" della questione sollevata all'inizio di questo breve testo. Vedremo come il partito in questione agirà. Che questa Europa sia un malinteso credo sia ormai dimostrato, vertice di Hannover o meno...

Eugen Galasso

Bolzano: riuscire a costruire un governo della città. Questa la sfida del candidato Sindaco che otterrà più voti l'8 maggio prossimo

Sabato 23 maggio, l’appuntamento per le interviste pubbliche con i candidati al posto di Sindaco di Bolzano è fissato dentro al Comune. Gente comune presente a questo momento civico importante? Mah, forse qualcuno?
Invece fuori, sulla pubblica via, tanta gente, turisti solamente?, che osservano un mucchio di giovani schierati come militari, ma militari non sono, sono i componenti dell’associazione culturale degli Schuetzen.

Holzmann: cosa farei da Sindaco di Bolzano

Giorgio Holzmann: Lei è candidato al posto di Sindaco della città di Bolzano. E lo è in quanto leader di un nuovo soggetto politico locale, di un’alleanza che non nasce intorno ad un’ideologia, in cui si sono riuniti cittadini, movimenti e gruppi politici già esistenti. La sua alleanza, vediamo, non fa politica con le polemiche e le baruffe, ma si muove per conseguire obiettivi di programma. Però una polemica vi ha coinvolto: quella sulla mancata candidatura unitaria dell’avvocato Janes, che avrebbe potuto mettere insieme un largo fronte politico ed avrebbe avuto più forza per sostenere il rinnovamento cittadino.

Noi abbiamo lavorato molto sul programma. Per prepararlo abbiamo fatto diverse riunioni tra di noi, sentendo l’opinione di diversi esperti, e poi lo abbiamo messo in rete a disposizione dei cittadini che in molti hanno collaborato alla sua stesura. Parallelamente abbiamo iniziato una selezione di persone da candidare alle elezioni ed iniziato un corso di formazione politica ed amministrativa. Questo lavoro preparatorio ha creato un gruppo di candidati molto valido, ed un grande entusiasmo e coesione tra le persone ed i movimenti che aderiscono alla nostra lista. Come si sa la mia candidatura è maturata vista l’assoluta indisponibilità del raggruppamento di Urzì (che a livello nazionale fa riferimento a FINI), a qualsivoglia dialogo con noi. Non ci è restato che prenderne atto e proseguire per la nostra strada. La candidatura dell’avv. Janes sarebbe stata certamente prestigiosa ed avrebbe potuto riunire tutto il centrodestra. Ho dato immediatamente la mia disponibilità a ritirarmi per favorire la più ampia convergenza ma, anche questa volta, da Urzì è stata impedita la grande alleanza del centrodestra. 

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