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Grande astensionismo, conferma della crisi del PD, vittoria del centro-destra: questo l'esito delle elezioni regionali di domenica scorsa

Elezioni regionali in Lombardia e Lazio: praticamente un test di "mid term", catastrofico per il centro-sinistra (PD e aggregati vari), una vittoria scontata per il governo, dove risalta: A) l'assenza di leadership ma anche di personale di riserva del PD (ex: Simona Malpezzi, il nulla che avanza, tra l'altro anche male...); B ) il fatto che la sinistra non abbia più alcuna "carica propulsiva" (ciò che Berlinguer, quarant'anni e passa fa, rimproverava al "comunismo" dell'allora URSS) e non intercetti i problemi reali della "ggente" (espressione veltroniana, d'impatto forte ma non troppo significante): C) l'astensionismo differentemente interpretato e interpretabile, comunque senz'altro sottovalutato. 

Eugen Galasso

Perù: il presidente Pedro Castillo arrestato e destituito

Anche se lontana dall'Italia e considerata "piccola" rispetto al Brasile - che di recente ha visto tentativi "insurrezionalisti" da parte della destra bolsonariana, sconfitta quasi "di misura" da Ignacio Lula da Silva - la situazione in Peru', piccolo ma non trascurabile paese andino, ha visto una sorta di "impeachment" con destituzione ed arresto del presidente di sinistra Pedro Castillo, cui è succeduta la vicepresidente Dina Boluarte. Negli scontri di piazza che hanno accompagnato questi movimenti nelle istitutzioni sono morte in un mese 48 persone.

Pedro Castillo, in carcere con l’accusa di aver creato una rete di corruzione, è probabilmente finito nei guai soprattutto per aver avuto l'"ardire" (per la borghesia conservatrice) di sconfiggere, anche se ancora di misura, Keito Fujimori, figlia del tychoon giapponese pluricondannato ma ancora amato dalla destra peruviana.

Non che Castillo sia totalmente "innocente", ma certo parte della sua messa in discussione quale Presidente, con conseguente vacatio di potere e ripetuti "golpes" in Peru', e' dovuta ai principali giornali locali e ancora di piu' ai media visivi (social e TV) del paese.

Eugen Galasso.

Qatargate al Parlamento europeo

E' significativa un'inesattezza nella conferenza stampa di fine 2022 del presidente del consiglio Meloni: ha parlato di "socialist job" e non di "italian job" (questione socialista, sarebbe, anzichè questione italiana) a proposito dell'attività di lobby portata avanti dal Qatar e dal Marocco con esponenti del Parlamento europeo e con funzionari. Il termine esatto forse sarebbe stato "european job".

Scomparso Franco Frattini, uomo e politico di valore!

L'onorevole Franco Frattini, scomparso prematuramente alla vigilia di Natale, attuale Presidente del Consiglio di Stato (il massimo organo consultivo in termini giuridici del Governo nazionale), lascia un ricordo notevole sia come ministro (due volte nel governo Berlusconi) sia in genere come rappresentante politico (prima che in "Forza Italia" e nel "Popolo della Liberta'", come esponente del Partito Socialista, nel quale ha fatto parte della Federazione giovanile del PSI), venendo da studi giuridici e da una carriera nella magistratura.

Eletto più volte nel collegio elettorale di Bolzano, Frattini è stato una figura competente anche quanto a conoscenza delle problematiche relative all'autonomia sudtirolese/altoatesina. Il suo modo aperto, competente e concreto ne ha fatto un interlocutore apprezzato sia per il mondo della politica locale che per quello dell'economia.

Eugen Galasso

Iran: le illusioni di Foucault smentite dall'affermarsi di un regime intollerante

Considerando le manifestazioni anche recentissime che si sono svolte in Iran (con grande pericolo per i manifestanti, vediamo il numero di morti!!!) e in Europa e altrove (con percentuali minori di pericolo, ma comunque non senza pericolo, vista l'impossibilita' successive di tornare in Iran per chi abbia protestato) da parte di donne e uomini iraniane/i , torna in mente l'entusiasmo per l'aytollah Khomeini da parte di colui che è stato forse il più grande pensatore del 1900, Michel Foucault che, all'epoca (1978- 1979), vedeva in Khomeini lo "spirito della rivolta", non considerando il rischio (poi realizzatosi puntualmente) di un regime teocratico, intollerante.

La querelle italo-francese

La querelle italo-francese (ma fatalmente europea) sulla questione "migranti" risale in realtà a qualche decennio fa, all'inizio della cosiddetta "globalizzazione".

Auguri al nuovo governo nazionale

Ora c'è il governo, dunque, auguri di sapervi (come squadra di ministri) concentrare sui problemi reali, cercando di risolverli nel modo migliore possibile ma anche in tempi rapidi.

Tentennamenti, ma anche egoismi di partito, ora sarebbero fatali. Evitando ritorni al passato (le nomine di La Russa e di Fontana alla presidenza del Senato e quella della Camera sono state segnali fin troppo "forti", ora è meglio che i due "nominati" facciano dimenticare il loro passato e certe loro dichiarazioni anche recenti) e operando concretamente il successo dovrebbe essere, almeno parzialmente, assicurato.

Eugen Galasso

L'esplicito imperialismo cinese nelle parole di Xi

Con l'intervento-relazione al XX Congresso del Partito Comunista Cinese, XI Jinping promette, da Presidente cinese e da rieletto Segretario del PCC, di riunificare la Cina (evidentemente inglobando Taiwanse possibile con mezzi pacifici, ma non rinunciando all'uso della forza, sic!), esaltando quanto e'accaduto a Hong Kond e Macao, "tornate nelle mani dei patrioti".

In altri termini, un imperialismo sempre più spinto, quello di Xi, decisamente pericoloso, soprattuttto per l'insistenza sulla non esclusione (mai) dell'uso della forza e sulla ferma intenzione di riunificare la Cina, esaltando nel contenpo lo sviluppo economico cinese, peraltro (ovviamente) innegabile.

Prospettive, anche a livello di politica estera, tutt'altro che incoraggianti.

Eugen Galasso

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