Nuova Giunta comunale a Bolzano: ecco il suo programma

Programma della nuova giunta comunale di Bolzano: si tratta di un testo che pochi leggeranno, e allora cerchiamo noi di dare qualche informazione.


Diciamo subito che manca il punto forte: sono 16 pagine con un elenco di cose riferite agli ambiti generali della città. Spesso, sinceramente, con qualche affermazione esitante, con qualche cosa detta ma subito ridimensionata, con affermazioni di principio su temi probabilmente importanti ma certo non al centro degli interessi dei cittadini. Vediamo di citare qualche punto dal programma. 

Come in ogni buona famiglia, ci si chiede subito se ci sono i soldi per fare quello che si dice di voler fare. Il programa della nuova Giunta comunale esordisce dicendo che farà una "Verifica chiusura dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti, assistiti con contributo provinciale, diminuendo le uscite di parte corrente". La cosa viene presentata come "risanamento del bilancio". Può darsi. Ma su come reperire i soldi per migliorare e rilanciare la città non si legge altra parola. Sul livello di contribuzione provinciale come Comune al pari degli altri Comuni altoatesini, non c'è parola. Tanto meno su un livello di contribuzione specifico per il Comune capoluogo. Eppure chi governa in Comune è dello stesso partito di chi governa in Provincia. Parlarsi? Dirsi di cosa si ha bisogno? scrivere che su questo e quest'altro la Provincia delegherà/finanzierà il Comune di Bolzano? Niente di tutto questo. Sembrano il sole e la luna, destinati a non incontrarsi.

Cominciamo a leggere i punti del programma e partiamo da una cosa che non si dice, o si dice in un modo che equivale a non dire, e cioè che Bolzano, dopo più di 20 anni, avrebbe bisogno di elaborare un nuovo Piano Regolatore. Si dovrebbero cioè stabilire, nei dovuti modi istituzionali, con l’aiuto di esperti (anche esterni, perché no!), le linee della riqualificazione urbana e dello sviluppo urbano. Insomma, discutere della città come deve diventare. Ebbene: il programma dice che di pianificazione urbana si deve occupare il Piano di Sviluppo Strategico, che va aggiornato dopo la sua scadenza nel 2015, che non è certo un percorso istituzionale bensì un confronto tra soggetti in gran parte senza rappresentatività, neanche di quella democratica. Invece del Piano Regolatore si punta a nuovi Masterplan. E quando parla di Masterplan ecco che il programma dice “possibilmente variante generale dal PUC”. Possibilmente? Questo è individuare un obiettivo della politica della città? Mah! La domanda che viene è: come mai? Il PUC è una cosa inutile? O va contro a qualche altro disegno di gestione dello sviluppo della città?

Per lo sviluppo economico, il programma fa tante belle affermazioni, ma così generiche, così generiche che non possono lasciare che perplessi sul grado di chiarezza delle idee di chi governa. Dunque: “Potenziare i circuiti economici locali potenziando l’istituzione di mercati rionali dei contadini”; “sviluppare il turismo congressuale”; “aiutare i giovani a fare impresa”; “mettere a frutto e potenziare i vantaggi connessi alla posizione geografica”. Anche qui una domanda: di questo ha bisogno il rilancio del ruolo economico di Bolzano? Di questo ha bisogno il rilancio dell’occupazione a Bolzano? Mah!

Per la viabilità, il programma della Giunta prevede lo spostamento della Statale 12 sotto il Colle, ma dicendo subito che il finanziamento è a cura della Società Autostrada e della Provincia. Anche l’Autostrada, dice il programma di Giunta, deve andare sotto il Colle, ma qui si dice che va fatta la “verifica della finanziabilità dello spostamento”. Cioè, la Giunta comunale si dà degli obiettivi ma sono altri che li devono pagare e realizzare? Strano modo di pensare. E anche qui: mah! Poi il programma annuncia che la SASA va ceduta in parte alla Provincia, che i flussi di traffico e i parcheggi per le automobili verranno ottimizzati, che si metteranno a disposizione garage per biciclette nei punti nevralgici della città, che si farà una verifica della possibilità di un sistema tranviario, il parcheggio a Rencio, il parcheggio in piazza Gries, parcheggio sotterraneo in piazza Vittoria.

Il programma della nuova Giunta comunale parla anche di “Ripensare la politica sull’accesso alla prima casa”. In che consiste il ripensamento: “Incentivare anche un nuovo sviluppo del mercato degli affitti …”. La domanda è: in che modo si fa questa incentivazione? Quali misure si prenderanno? Mah! O meglio: boh! O meglio ancora: questo si che è avere una politica chiara! Anche “le esigenze dell’edilizia sociale e in cooperazione vanno soddisfatte con priorità”, basta che “non richiedano la trasformazione del verde agricolo il quale merita tutela”. Lui si che la merita, le giovani coppie la meritano evidentemente meno.

Altre pagine ed altri capitoli, “sicurezza e integrazione”, cultura, politiche sociali, educative, giovanili, pari opportunità, politiche ambientali, scorrono fra punti sempre un po’ all’insegna del dire e del non dire. Ma alcuni punti ben indicati ci sono, naturalmente: sviluppare i mercatini dei contadini, adeguare i confini comunali (non pare di capire per esigenze di razionale sviluppo del traffico, o degli insediamenti produttivi eccetera, quanto piuttosto per sistemare qualche confine di proprietà, ma siccome non lo si dice, confesso che la mia affermazione è solo un cattivo pensiero), tutelare il verde agricolo, sede per qualche associazione sportiva e qualche altra di tipo ricreativo indicata per nome e cognome, sistemazione di qualche scuola, affidamento della gestione di scuole materne a associazioni chiaramente indicate, e, per altro verso, tutta una serie di obiettivi nella gestione delle scelte ambientali, di obiettivi di politica culturale, di obiettivi di politica sociale che risentono di ben precise influenze politico-culturali. Sono le classiche cambiali da campagna elettorale che vanno all’incasso. E in tema di ambiente e traffico, ma non solo, si fanno tutta una serie di affermazioni - riduzioni qui, eliminazioni là, risparmi su, ottimizzazioni giù - che sono mirate a migliorare la qualità della vita della città ma, essendo presentati con il solito modo pedagogicamente sbagliato di obbligo, coercizione, come se i cittadini fossero degli stupidi che vanno guidati, costruiranno i presupposti per limitazioni significative per i cittadini e quindi per incazzature anzichè per maggior qualità della vita.

Questo programma è chiaramente il frutto di un lavoro a più mani, e quella del Sindaco Caramaschi pare di sentirla soprattutto dove si parla della organizzazione interna del Comune. Nelle premesse le componenti che hanno dato origine a questa Giunta si ripromettono di portare avanti la gestione comunale in modo collegiale, e questo rassicura un pochino rispetto al programma che appare così poco preciso. Insomma, il giudizio lo si dovrà dare sulle singole cose che questa Giunta imposterà.

Pietro Vittorio

(fotografia tratta dal sito del Comune di Bolzano, ritrae la nuova Giunta municipale eletta il 16 giugno 2016)

Last modified onSabato, 18 Giugno 2016 11:10