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Passate le elezioni di settembre, senza particolari ricadute

Il risultato delle elezioni regionali, in gran parte, hanno confermato alcune previsioni, dando comunque il primato in Toscana (regione nella quale vivo, segnatamente a Firenze, che certo "non è la Toscana") a una coalizione di "centro-sinistra", peraltro ben più larga del PD (dunque di vittoria di Zingaretti non c'è traccia, in realtà, anche se non ha perso...).

La vittoria della coalizione attorno al PD in Toscana non ha certo smentito una tradizione"rossa", anche se il PD ha vinto appoggiandosi a una "gauche plurielle", che ormai ha anni di rodaggio dietro di sé.

In Meridione due scaltri governatori in carica hanno confermato le loro vittorie, includendo nelle loro liste anche personaggi notoriamente provenienti dalla destra, anche estrema.

Alcune altre considerazioni: 1) Nelle Marche (regione che conosco, ma non amo e non capisco) vince il centro-destra, dopo anni di tradizione "rossa", o meglio, clerico-comunista e... succedanei. Idem in Liguria, dove Totti, toscano, ex-giornalista, di area Forza Italia ha confermato un mandato ormai "consacrato" dal voto; 2) In Veneto la vittoria di Zaia è schiacciante, dimostrando la sua capacità di governare bene, anche in periodi di Covid 19... Che poi la lista Zaia abbia guadagnato più voti della lista della Lega è un dettaglio: assurdo contrapporre la Lega alla lista Zaia, dato che tutti/e gli/le esponenti della lista Zaia sono iscritti/e alla Lega. Anche la contrapposizione Zaia/Salvini è meramente strumentale...

Dunque, dopo l'esito delle regionali il governo non cambierà e rischia di rimanere fino al 2023...

Quanto al referendum, il successo del "Sì" era scontato, ma il "No" ha tenuto bene, dimostrando che esiste una componente di elettori non proni a suggestioni "antipolitiche".

Non sappiamo come e fino a che punto Parlamento e Governo ne terranno conto...

Eugen Galasso

Last modified onMartedì, 22 Settembre 2020 14:39
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