Fuori luogo richiamare certi aspetti di consenso al fascismo. Ma è ora di chiudere questo capitolo

La querelle su fascismo-antifascismo sembra essere interminabile quanto inutile.

Certe manifestazioni sono scioccamente folkloristiche, con il rischio, pero, di estremizzazioni razziste (antisemite, soprattutto).

Sarebbe forse ora, da parte di quanto rimane delle "sinistre", di non cavalcare più la tigre del pericolo fascista.

Una cosa mi è saltata all'occhio: perchè un intellettuale-politico come Vittorio Sgarbi cita i nomi dei firmatari del "Manifesto degli intellettuali fascisti", che è del 21 aprile 1925 quasi accennando a una "fascistizzazione della cultura e della società"? Erano tutti fascisti? Difficile crederlo, sa pensiamo a Pirandello e Ungaretti, nella cui opere (rispettivamente teatrali, saggistiche, letterarie e poetiche) di "fascista" c'e ben poco, anzi, nulla.

Non sarà stata anche la paura della dittatura, ormai "montante" (la marcia su Roma è di ben due anni e mezzo anteriore e certo il regime si era ormai consolidato come tale), a indurre molti a firmare?

Eugen Galasso

Last modified onVenerdì, 05 Luglio 2024 20:50