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La poca chiarezza dell'EMA, e di AIFA, su AstraZeneca mette in pericolo la campagna di vaccinazione

L'EMA, Agenzia europea del farmaco, negli ultimi tempi sembra "maestra di contraddizioni", per quanto riguarda la valutazione dei vaccini, in specie per il caso di AstraZeneca... Così come in Italia succede con l'Agenzia Nazionale del Farmaco, AIFA.

Certo, anche l'OMS (Organizzazione mondiale della salute/sanità) sul COVID 19 di granchi ne ha presi parecchi, anzi, si è distinta per saper prendere una posizione, smentirla e poi tornare ad affermare la stessa presunta "verità". E questo fin dall'inizio della pandemia.

Che certe prese di posizione siano scusabili per il fatto che il virus fosse nuovo, è vero. Ora, però, conviviamo con lo stesso da più di 13 mesi (ricordo misure severe sui trasporti già l'8 marzo 2020, ma decisamente anche prima, per non dire che il numero dei morti faceva paura già in febbraio dell'anno scorso...). Quindi le scuse ...!

Né le cose vanno meglio a livello governativo, dove il sistema "a strisce", logaritmi o meno, non ha affatto dato gli esiti annunciati/sperati (con quel nome e con la vicenda del libro estivo, clandestinamente ritirato, il ministro che ha un nome semanticamente simile avrebbe fatto bene a dimettersi motu proprio).

 

Fatto sta che si stanno mettendo difficoltà al percorso delle vaccinazioni (sopratutto con il tira e molla sulla somministrazione di AstraZeneca), e questo porta una marea di conseguenze negative per tutti.

Eugen Galasso

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Last modified onGiovedì, 08 Aprile 2021 17:19
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