Ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento collaborano ad un importante ricerca
- Written by Franco Boscolo
- Published in ricerca, etica
I ricercatori Stefano Merler, Laura Fumanelli e Marco Ajelli dell’Unità DPCS (Dynamical Processes in Complex Societies), appartenente al Centro Information and Communication Technology della Fondazione Bruno Kessler di Trento, si sono occupati, in un recente studio pubblicato dalla rivista scientifica internazionale “BMC Medicine”, delle probabilità di riuscire a contenere una possibile pandemia influenzale causata da un rilascio accidentale di virus provenienti da laboratori di biosicurezza.
“Studi di questo tipo – spiega Merler – erano stati realizzati in passato per valutare la possibilità di contenere la diffusione di pandemie provocate da virus emersi in natura. Questa è la prima volta che si studiano le possibili conseguenze di virus influenzali fuoriusciti accidentalmente da un laboratorio. La riflessione è nata anche in seguito al dibattito suscitato dalla creazione in laboratorio di una variante geneticamente modificata del virus dell'influenza aviaria H5N1 avvenuta nel 2011 e alle conseguenti domande sulle possibilità di gestire incidenti derivanti da situazioni di questo tipo”.
Nello studio “Containing the accidental laboratory escape of potential pandemic influenza viruses” condotto in collaborazione con Alessandro Vespignani della Fondazione ISI di Torino e della Northeastern University di Boston, i ricercatori hanno preso in considerazione ipotetici laboratori in cui vengono trattati virus influenzali e hanno messo a punto un modello matematico computazionale per valutare l'efficacia di una serie di interventi in seguito a una fuoriuscita accidentale dei virus, come ad esempio l’isolamento del laboratorio stesso, la quarantena dell’abitazione dei lavoratori e di quelle delle persone venute a contatto con essi. Lo studio è stato fatto considerando possibili scenari in città come Rotterdam, Londra, Stoccolma, Milano, Madrid e Parigi.
“Bisogna tener presente – specifica Merler - che le stime sulla possibilità di fuoriuscita accidentale dei virus parlano di una probabilità dello 0,3% all’anno per ogni laboratorio che lavora a un livello 3 o 4 di biosicurezza. Se si tiene presente che i laboratori rientranti in queste categorie al mondo sono complessivamente alcune migliaia, si può valutare che le probabilità non sono poi così basse. Con il nostro studio abbiamo dimostrato che nel 5-15% dei casi non si riesce nemmeno a scoprire il possibile incidente. Negli altri casi, i due parametri più importanti da tenere in considerazione sono il periodo di tempo che passa prima che ci si accorga della fuoriuscita dei virus e la probabilità che le persone infette sviluppino sintomi clinici. Ovviamente prima si agisce meglio è ed è più facile gestire una situazione in cui la malattia si manifesta con sintomi molto evidenti piuttosto che i casi in cui il contagio avviene in modo più subdolo. Il nostro studio ha dimostrato che in caso di incidente c’è una ragionevole probabilità di riuscire ad evitare una pandemia se la trasmissibilità del virus è bassa, come ad esempio quella del virus influenzale H1N1 del 2009. Le cose sarebbero invece decisamente più complicate per un virus con alto grado di trasmissione come quello dell’influenza spagnola del 1918 ”.
I ricercatori che hanno lavorato allo studio hanno inoltre valutato le possibilità di contenimento di una pandemia in base alla densità della popolazione locale che circonda l’impianto. "La maggior parte dei laboratori che lavorano in regime di biosicurezza - ha spiegato Vespignani - si trovano in grandi aree urbane. Noi abbiamo evidenziato che in quelle zone la probabilità di non contenere l'epidemia è 3-5 volte maggiore rispetto alle zone isolate. Questa ricerca potrebbe quindi rivelarsi estremamente utile anche per decidere dove ubicare questo tipo di laboratori ".
Per maggiori informazioni: -
Lo studio “Containing the accidental laboratory escape of potential pandemic influenza viruses” pubblicato su http://www.biomedcentral.com/1741-7015/11/252/abstract -
Sito dell’Unità di ricerca Dynamical Processes in Complex Societies guidata da Stefano Merler – Fondazione Bruno Kessler: http://mpba.fbk.eu/epidmod
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