La matematica che cambia: il Congresso nazionale del centro "Morin"

Anche la matematica si trasforma e per gli insegnanti diventa essenziale aggiornarsi.

Come ogni anno, lo svolgimento del Congresso del Centro Ugo Morin, il XLII, ha consegnato agli insegnanti che hanno partecipato, numerosi spunti: esperienze presentate dai colleghi assieme a buone pratiche, suggerimenti operativi per la didattica, la discussione ed il confronto su temi chiave della disciplina, seminari specifici ed incontri dedicati ad ogni livello d’istruzione.

Ne abbiamo parlato con il professor Bonaventura Paolillo, insegnante di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico F. Severi di Salerno. 

Il XLII Convegno Nazionale Ugo Morin ha rappresentato  un momento significativo per il docente di Matematica che desidera avere un profilo completo e attuale su diverse aree della matematica. Durante il congresso – continua Paolillo - sono stati mostrati e delineati alcuni aspetti importanti di Aritmetica, Algebra e Tecnologia, mediante una prospettiva storica e quindi didattico-metodologica e mediante l’integrazione di diffusi strumenti tecnologici. La Matematica, a differenza di opinioni comuni ed errate, è un corpo in mutamento anche nel  21° secolo – sottolinea il prof. Paolillo - che cresce continuamente e si ramifica nei suoi diversi settori: Geometria, Aritmetica, Algebra, Topologia. Nello specifico all’interno del Seminario Nazionale sono state affrontate alcune riflessioni sul concetto di numero, numero primo e dei relativi teoremi fondamentali.

A tali temi presenti all’interno delle Indicazioni ministeriali è stata dedicata una giusta e appassionante riflessione da parte di vari docenti universitari, di scuole primarie e secondarie. In particolare, è stato trattato  uno dei concetti chiave che sfugge ad un’immediata interpretazione, ovvero l’irrazionalità di un numero.

Esso è legato ad una semplice domanda comune: Quante volte la lunghezza del lato di un quadrato giace in quello della diagonale? È’ una questione che ha almeno 25 secoli – ci spiega il prof. Bonaventura Paolillo - ed è presente e discussa drammaticamente all’interno della scuola pitagorica. Essa ammette una risposta originale e imbarazzante, infatti, non c’è nessun numero intero o frazione che rappresenta la misura della diagonale rispetto al lato, in altri termini la diagonale ed il lato sono incommensurabili. Al di là di qualche calcolo o dimostrazione – conclude Bonaventura Paolillo - tale risultato non può che lasciare stupiti e meravigliati, tanto un semplice bambino quanto una persona qualunque.

Franco Boscolo

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 13:17