Una ipotesi di successore di Papa Francesco

Dai commenti sembrerebbe che tra i più probabili successori di Francesco possa essere il Segretario di Stato Pietro Parolin. Parliamo di un uomo di Chiesa decisamente conservatore sul piano teologico e anche "moderato andante" su quello politico (un Segretario di Stato vaticano è come il ministro degli Affari Esteri).

Non si dimenticano le sue posizioni sull'omosessualità, prudenti ma al tempo stesso decisamente radicali nella sostanza, di totale negazione di tale comportamento.

Dopo un papato decisamente "aperto" e sostanzialmente progressista, una "virata al centrodestra" (per dirla in politichese) sarebbe in stile vaticano, come dopo Giovanni Paolo I, Karol Woytila (Giovanni Paolo II) e Josef Ratinzger (Benedetto XVI). Ma....

Eugen Galasso

Aspetti che non si capiscono sul "racconto" della morte di papa Francesco

Non si capisce, per la morte di Papa Francesco, quest'ondata "neoclericale", per una personalità che certo era tutto fuorchè "clericale", anzi, in varie interviste, anche a Eugenio Scalfari su "Repubblica" ma non solo, il clericalismo l'aveva criticato a fondo.

La preoccupazione di tenere "insieme il gregge", alias popolo, forse, anzi, quasi certamente, programmi tv messi su in serie con frati e suore etc. Persino un "25 aprile sobrio".... "Ma che vorr'dì?"

Eugen Galasso

"Maturaball" e offese retrograde

Vien da dire "I bin a wolscher, Texel!" (anca mi son tajan, perdiana!) commentando quanto trasmesso da un TG nazionale qualche giorno fa, quando uno studente che partecipava al "Maturaball" era stato redarguito come "wolsch" con un'aggiunta poco rispettosa. Che in certi ambienti anche studenteschi, soprattutto nella "periferia" altoatesina, rinascano sentimenti non solo anti-itlaliani, ma anche contro mistilingui e altri, è un sintomo pericoloso. Che poi questo avvenga a Bressanone, sede vescovile e "coperta dai preti" (couvert de pre"tes, Jacques Brel a proposito del suo Belgio) dovrebbe far riflettere.

Eugen Galasso

A proposito del malore in campo di Bove

La cronaca, cattiveria per cattiveria, registra anche la defaillance, per fortuna ci dicono non fatale, del giocatore Bove della Fiorentina: da persone totalmente ignorante di sport e a fortiori di football, e dunque non tifoso, mi vien da citare, ancora giocando sul nome, Giosuè Carducci: "T'amo, pio bove"....

Eugen Galasso

Media schierati politicamente sui fatti di cronaca

Anche un fatto tragico come l'uccisione di una ragazza da parte del suo ex, per non dire di un episodio più "politico" come la querelle sul recente sciopero, hanno dato l'occasione ai diversi mass-media di schierarsi politicamente.

Per esemplificare: "a destra" il TG 4, "a sinistra" soprattutto La 7, in modo meno profilato i canali RAi e il TG 5, se parliamo di tv, "Libero" e" Il Giornale", "a destra", "La Repubblica" a sinistra, meno profilato "Il Corriere della Sera" se si parla di giornali.

Intendiamoci: e' una tendenza dominante in tutti i paesi, ma più accentuata in Italia, in specie per quanto riguarda tematiche come quella apparentemente meno "politica" come quella dei femminicidi.

Eugen Galasso

Le rivelazioni di Amato sulla strage di Ustica non sono convincenti

Sono arrivate le "rivelazioni" dell'ex premier Giuliano Amato relative al presunto missile che avrebbe prodotto la strage di Ustica nel 1980 (27 giugno 1980) abbattendo un aereo in volo: sarebbe stato un missile francese, spedito per colpire un aereo libico che avrebbe trasportato l'allora leader libico Gheddafi (Kadhafi).

Ma il presidente libico sarebbe stato salvato da una telefonata di Bettino Craxi (il che ci pare impossibile dato che Craxi non era presidente del Consiglio, nel 1980, dunque non aveva accesso a segreti di Stato, come ha ricordato anche suo figlio Bobo Craxi).

Si tratta di una tesi espressa anche nel 2008, dall'ex presidente della Repubblica Cossiga, allora ancora vivo.

L'"impromptu" di Amato sconcerta: o sa realmente qualcosa oppure vuole regolare i conti ex post, ossia postumi, con Craxi, morto ormai nel 2000. Come ben noto, i rapporti tra i due non sono mai stati idilliaci, anche nei "glorydays"del PSI, tanto che, dopo la dissoluzione del Partito Socialista, il giudice-politico Amato ha "veleggiato" in direzione del PD...

Eugen Galasso

Ferragosto e le solite definizioni ormai stantie

Da anni, no, da decenni (ero piccolo quando ho sentito o letto la cosa) stampa e altri mezzi d'informazione made in Italy parlano delle vacanze estive degli italiani e delle italiane, che si concentrano quasi sempre in agosto, come dell'"esodo", appunto d'agosto. Parimenti, in autunno (già da settembre) scattano gli aumenti dei prezzi, definiti "la stangata".

Sciocche convenzioni: in realtà l'Esodo è il secondo libro della Bibbia (Antico Testamento, narrazione della fuga del popolo ebraico dalla "captivitas"-prigionia in Egittto per arrivare, dopo un lungo passaggio nel deserto dei Sinai, nella terra di Canaan, mentre "La Stangata" è un film del 1973 di George Roy Hill, con Paul Newman e Robert Redford che in inglese, lingua originale del film, si chiama "The Sting", film che racconta di una colossale truffa e di un "colpo" da svariate migliaia di dollari.

E' ora di svecchiare le consolidate abitudini. Eugen Galasso

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