Paolo Bonaldi, artista poliedrico e collaboratore dello Stabile bolzanino, ci ha lasciato

Scompare in marzo (ma apprendo la notizia solo ora date le mie sporadiche presenze a Bolzano) con Paolo Bonaldi, classe 1948, veneziano, laureato in filosofia con una tesi su Louis Althusser, pensatore marxista ora non più frequentato ma "inevitabile" negli anni 1970, un regista, autore e attore teatrale, attivo a lungo anche a Bolzano, dove ha curato a lungo anche il "Teatro nella Scuola".

Regista di spettacoli come "Polo Est-Ostpol" di Mario Giorgi (1990-1991),con Massimo Cattaruzza, aveva diretto ancora "Odogust/udi/tattovis", "Musicare" (scritto con Dante Borsetto) e ancora "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" di Pino Loperfido con Andrea Castelli.

Scrive per la scena "La leggenda del regno dei Fanes" da un libro di Bruna Dal Lago Veneri, scrive e dirige al cinema "Marghera-Inganno letale", film di denuncia sociale, realizzato come "cartoon".

Personalmente avrei dovuto fungere, in quanto mistilingue , come traduttore di Bonaldi regista a Brema nell'estate ddel 2013, per uno spettacolo sui migranti ma, pur avendo fatto qualcosa in tal senso, la mia opera si era resa quasi inutile, in quanto in Germania del Nord tutti parlano molto bene l'inglese, come noto, e Bonaldi si sapeva arrangiare bene da solo quindi.

Eugen Galasso

Last modified onMartedì, 02 Maggio 2023 11:38