La sera delle "monetine" lanciate contro Craxi

Sono passati ormai 28 anni dallo storico "lancio delle monetine" contro Bettino Craxi che, per molti, fu l'inizio di una stagione eroica, quella di "Mani pulite" etc. Che non è chiaro chi scatenò davvero e con quale obiettivo.

La scena è celeberrima e segna l'immaginario nazionale: era la sera del 30 aprile 1993, Bettino Craxi usciva dall'hotel Raphaël per entrare nell'auto di servizio bersagliato dalla pioggia di monetine, pioggia affrontata da Craxi a testa alta, senza paura. E non si trattava solo di monetine: volavano anche banconote da mille lire («Vuoi pure queste, Bettino?»), sassi, accendini, pacchetti di sigarette... volava di tutto in quel giorno divenuto un simbolo nella storia d'Italia. Davanti al "Raphael" c''erano, uno vicino all'altro, il PDS, cioè l'ex PCI, e il MSI. In realtà, come scrive bene Filippo Facci, che commemora ampiamente il fatto, in quella data inizia il disastro di una politica italiana "commissariata", di inchieste a raffica volte a proprio a delegittimare la politica.

L'inchiesta giudiziaria contro Craxi e il PSI isi inseriva in una fase in cui era in carica il governo Ciampi (ex capo della Banca d'Italia, primo non parlamentare presidente del Consiglio, all'epoca) e nella quale si stava scaldando il clima in chiave antiparlamentare, antipolitica e anti-tutto. Questo il quadro, dove si può ben dire che le manovre non siano state solo anti-PSI, anche se quello era stato l'inizio, con Beppe Grillo che urlava contro il partito socialista, anche in RAI, Rai lottizzata (quindi controllata ed indirizzata) dal PDS e dalla DC.

Da allora: 6 governi con alla guida dei non parlamentari: Romano Prodi (dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008), Mario Monti nel 2011, Giuseppe Conte nel 2018 e nel 2019 con due governi dalla composizione politica differente, e poi quest'anno Mario Draghi. Fa pensare anche che questi "exploits" particolari, appunto le nomine extra-parlamentari di Prodi, di Monti, di Draghi e di Conte, in congiunture politiche diverse, certo, ma con modalità simili, siano venute da parte di due presidente della Repubblica diversissimi tra loro come Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella.

Eugen Galasso

Last modified onMercoledì, 28 Aprile 2021 19:19