Opinioni

Opinioni (44)

Considerazioni del Leopardi "terribilmente attuali"

Nel 1815, a 17 anni, il geniale Giacomo Leopardi scriveva "Sopra gli errori popolari degli antichi", in cui esaminava appunto gli errori e i pregiudizi riguardo agli dei, alla magia, ai sogni, allo starnuto, al "meriggio" (cioè quando il sole è più presente, come noto), ai terrori notturni, agli astri, all'astrologia, le comete, le eclissi, alla terra, al tuono, al vento e al terremoto, ai pigmei, i giganti, centauri, ciclopi etc., alla fenice e alla lice, concludendo che "la enumerazione degli antichi errori sarà sempre utile. Essa ci porrà in stato di paragonare le opinioni moderne con cotesti errori, e di conoscere se ciò che ora si tiene per costante sia stato mai sotto altro aspetto condannato dagli uomini; essa metterà i fabbricatori di sistemi fuori dalla possibilità di rinnovare impunemente gli errori antichi" (op.cit, Capitolo X°).

Se pensiamo alle scempiaggini di tanti (non di tutti, ma di molti) No Vax, vediamo come queste considerazioni siano "terribilmente attuali"...

Eugen Galasso
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La pandemia sempre sotto la lente dei mezzi di informazione, ma sul come c'è molto da riflettere

Ancora oggi, dopo almeno 19 mesi di pandemia diffusa/proclamata anche in Italia e in Europa, non si parla quasi d'altro, o meglio, le fonti d'informazione non si occupano (parlo qui in specifico della situazione italiana) che di Green-Pass, di vaccino etc.

Sembra che ben poco sia cambiato dal famoso febbraio del 2020, salvo la querelle vaccinale (all'epoca non esisteva un vaccino), con l'aggravante del fatto che comunque in ogni dibattito un (o una) No Vax è presente, anzi "deve" essere presente. Quindi ulteriore aggravante che così non si può fare a meno di qualche battibecco gridato (per cui l'utente non capisce nulla).

Questo in TV e nei giornali, mentre in rete prolifera quasi unicamente il punto di vista No Vax...

Eugen Galasso

Il dott. prof. Galli si mette in pausa!

Parliamo oggi del noto a tutti infettivologo dott. prof. Massimo Galli. Contemporaneamente al fenomeno (tragico) del virus Corona che tanti lutti e problemi ha portato con se, è emerso quello della necessità di apparire di una serie di persone coinvolte nella tematica: nei media vari, giornali, TV, Social,

Ora, l'onnipresente infettivologo, burbero, polemico e sempre schierato come "chiusurista", promette un'assenza di 15 giorni dalla TV e dai media. In tal modo avremmo il vantaggio di non dovercelo sorbire, per un certo tempo...

Sempre che riesca a mantenere la promessa (o minaccia?) non c'è che da sperare che, approfittando della pausa, in seguito ci ripensi, calibrando i suoi interventi nella "lunga durata".

Francamente, sarebbe un vantaggio, in quanto propina sempre le medesime ricette, tra velate (?mica tanto...) minacce, rampogne e ammonimenti vari. Sembra quasi lo spin-doctor di Roberto Speranza, Ministro della Salute.

In specifico potrà anche avere ragione, in alcuni (o vari casi) ma il suo modello di comunicazione è superato, è spesso inefficace e non convincente, scontrandosi anche con vari suoi colleghi, che non condividono sempre le sue analisi e il suo modo di comunicarle.

Eugen Galasso

Parlare a vanvera in politically correct

Sempre aspettando che il dettaglio (vale a dire il testo completo) del disegno di legge Zan venga diffuso e lo si possa analizzare e commentare nel merito, la cosa che appare comunque preoccupante è il ricorso al linguaggio politically correct, che vorrebbe espungere dal vocabolario e comunque tabuizzare espressioni che potrebbero richiamare discriminazioni, esclusione, condanne magari non espressamente formulate.

Riflessioni di Gennaro Acquaviva sui "movimenti" e sui "partiti"

Presidente della "Fondazione Socialismo", a suo tempo, provenendo dal mondo cattolico (meglio dalla sinistra cattolica delle ACLI, poi confluita in parte nel PSI), consigliere di Craxi per i rapporti con il mondo cattolico, fautore del Concordato tra Stato e Chiesa del 1984, Gennaro Acquaviva studia da anni non solo il partito socialista e la sua storia, ma in generale quella dei partiti, in specie in Italia. 

Abissale distanza di qualità tra i politici di ieri e di oggi

In genere su Giulio Andreotti, quasi fino alla sua morte, ma in parte anche dopo la stessa, si erano riversate offese, insulti, fantasmatiche attribuzioni di colpa (notoriamente con gravi risvolti anche processuali) ma oggi l'affermazione andreottiana "A pensar male si fa peccato ma in genere si coglie nel segno" viene riabilitata e usata, anzi, anche da parte di storici oppositori (Grillini, Leghisti, altri).

A commento della scomparsa di Paolo Finzi

Si apprendere (anche da "Avanti", lo storico quotidiano socialista, tornato ad esistere da qualche tempo, diretto da Claudio Martelli) del suicidio (si è buttato sotto un treno alla stazione di Forlì) dello storico e giornalista milanese Paolo Finzi, direttore di "A".

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