Primarie PD: un breve approfondimento sul terzo arrivato, Roberto Giacchetti

O tutto ormai è molto flou (e lo è, per davvero), oppure qualcosa non mi torna: certo, Bobo (Roberto, per chi è più serio) Giachetti, terzo piazzato (dunque ultimo) nella terna delle primarie PD nella quali ha prevalso Zingaretti, doppia tessera PD-Partito Radicale Transnazionale, sembra sia stato massicciamente votato dai Renziani (oltre che dallo stesso Renzi).

Chi voglia ipotizzare un 'alleanza tra ex-PDS (per non dire ex-comunisti) e laicisti, sarà dunque smentito dall'appoggio dei cattolici (Renzi & CO.) ma anche la posizione di Renzi (feroce, già più di un anno fa contro gli ex-democristiani di sinistra) sfugge ormai ad ogni tassonomia politica vecchio stampo.

Siamo nel post-post-moderno o meglio nella confusione dei segni (Babele, volendo) più totale; una situazione a cui bisogna rassegnarsi.

Ad integrazione di quanto detto sopra su Roberto Giachetti (ma ora basta, non merita, forse, troppa attenzione, il renzian-radicale, curioso abbinamento...) vorrei
aggiungere che il suddetto ricorda orgogliosamente che il suo partito (PD) dovrebbe essere come quello americano (Democratic party), ossia plurale.

In primis: A) la storia americana è diversissima da quella europea, specialmente italiana, dunque sarebbe un innesto innaturale, quando il bipartitismo, ormai, è secondo me tramontato; B) Giachetti non dovrebbe dimenticare che il DP "gringo", ossia made in USA è un partito glorioso, che però "contiene" elementi anche di estrema destra accanto al "socialista di sinistra" Bernie Sanders...

Eugen Galasso
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Last modified onMartedì, 05 Marzo 2019 21:06