Si affermano le forze antisistema ai Comuni di Roma e Torino: ma quando si governa si cambia atteggiamento?

Ancora una volta "ci interroga" un articolo di Claudio Martelli, ormai da tempo solo politologo e non più politico attivo (pur se rimane la passione). In un testo sul populismo (editoriale di sabato 18 giugno scorso, in "QN"), dove spiega come la fiducia verso destra e sinistra (con l'alternanza) sia caduta con la caduta dei due blocchi post-bellici (Est, ossia URSS e Patto di Varsavia, contro Ovest, cioè USA e Nato e tutto il resto a coronamento).

Oggi, con la crisi più forte dal 1929 (ma peggiore, quasi certamente), con le conseguenze della stessa, con la paura degli immigrati, in Europa ma anche negli States le forze antisistema hanno "facile gioco", ma poi... Quali effettive risposte ai problemi, quali proposte concrete? Certo, comunque, non tutto si risolverà molto facilmente.  

Martelli scriveva prima del secondo turno elettorale; oggi sappiamo come sono andate le cose: chi scrive gode del fallimento PD e lo confessa, ma sarà ben più interessante esaminare gli slittamenti in atto, e che verranno attuati (i "riposizionamenti"), nel PD, nel centro-destra, dappertutto, persino... nel Movimento 5 stelle.

E' lecito pensare, infatti, che quando si governa, sia pure una città (ma Roma e Torino sono grandi città metropolitane, più grandi di vari Stati), si cambia atteggiamento e anche "teoria politica" rispetto a quando si fa opposizione e propaganda elettorale, come sa ogni studente di Scienze politiche del primo anno, se non del primo semestre...

Vedremo, ma le analisi martelliane, in complesso, offrono anche stavolta spunti interessanti e in gran parte condivisibili, da esaminare anche alla luce di future evoluzioni, da non scartare. Arriva l'estate, ma anche questa stagione, in Italia, è spesso foriera di scossoni, riposizionamenti, ed altro ancora...    

Eugen Galasso

Risultato elettorale: c'è da valutare un fattore emotivo?

IL test (primo turno) delle elezioni comunali a Milano, Torino, Trieste, Bologna, Roma, Napoli e altrove dimostra in primo luogo l'importanza quasi solamente "platonica" del test svoltosi a Bolzano qualche settimana fa (secondo turno), ribadisce l'importanza crescente dell'astensione, molto diffusa e senz'altro più presente al secondo turno, mostra le differenze ("a macchia di leopardo"), in un'Italia ancora molto frastagliata e "divisa" (lo dico "a beneficio", si fa per dire, di chi, come l'amico dott. Ragazzoni, è convinto fautore di Risorgimento e unità italiana, ma nel contempo sa, d'azeglianamente, che rimangono "da fare"g li Italiani...).

Aeroporto di Bolzano: un equilibrio tra esigenze economiche ed ambientali si può trovare

L’aeroporto di Bolzano, è la scommessa di una provincia, che intende affrontare con uno sguardo lungo la sfida delle infrastrutture strategiche e della mobilità sostenibile. Le reti e le infrastrutture, costituiscono una leva decisiva, attraverso le quali agire, sulla qualità della vita delle persone e sulle opportunità di sviluppo dell’intero territorio provinciale. Questa consapevolezza, deve accompagnare l’azione politica nei prossimi anni, e consentire all’Alto Adige, di operare sempre al meglio nell’ambito delle politiche dei trasporti. La costante crescita della domanda e dell’offerta di trasporto aereo a livello mondiale, ci dovrebbe indurre, a una riflessione seria sull’argomento, e sui possibili effetti anche a livello locale, invogliandoci a pensare ad uno sviluppo dell’attività aeroportuale. 

Enrico Lillo: le ragioni di una sconfitta, e l'occasione di una svolta di rinnovamento

Ho atteso che le “acque” si calmassero per rendere conto delle ragioni di una sconfitta al solo scopo di non inquinare il mio ragionamento con malesseri di vario ordine alcuni molto personali. La sconfitta elettorale di Tagnin, risulta essere ancora più amara se ci poniamo in maniera distaccata di fronte al dato numerico.

L’analisi del voto ci consegna uno scenario inequivocabile nel quale, è evidente, che ha vinto ancora una volta la SVP per la quale è indiscutibile il raggiungimento di un ben definito obiettivo politico, ha vinto Caramaschi al quale va riconosciuta la grande determinazione nel proporre e nel sostenere la propria candidatura sino alla vittoria finale, ha perso la destra e con essa gran parte della città, compresa quella astensionista. 

Apologo (favola allegorica a fine spiccatamente pedagogico)

Giovanni Benussi è stato Sindaco di Bolzano per un mesetto una decina di anni fa, ma è decaduto non avendo potuto contare su di un sufficiente numero di consiglieri per costituire una maggioranza e così far approvare le sue decisioni. Nonostante avesse vinto il ballottaggio con Giovanni Salghetti-Drioli, avesse cioè ricevuto la maggioranza dei voti dei cittadini. Giovanni Benussi ha scritto questi due apologhi, e diciamo così, li ha scritti a ragion veduta, sapendo di cosa parla. La sua opinione è chiara: è falso che la gente possa decidere al ballottaggio chi farà il Sindaco di Bolzano. La legge è "farlocca", è fatta male, o meglio, è fatta per consentire di giocare un ruolo, decisivo, a chi non avrebbe i numeri per giocare. 

Giovanni Benussi: spiego il ballottaggio ai cittadini: 

Comunali di Bolzano: il dato di Casa Pound deve fare riflettere

Un commento elettorale alle elezioni comunali di Bolzano di domenica scorsa da parte di chi vive quasi sempre altrove rischia d'essere inopportuno. Ma a mio giudizio emerge però un fatto preoccupante: la "vittoria" di "Casa Pound" deve far riflettere, più che semplicemente "far paura", a chi ha s/governato per anni.

La destra estrema ha saputo raccogliere (non per meriti propri, ma semplicemente mostrandosi attenta alle persone in difficoltà) dove altri avevano seminato in modo improvvido, dove per "altri" si devono intendere i partiti di centro-destra (ora più che mai divisi, che mai hanno saputo rappresentare una credibile alternativa) e quelli di centro-sinistra (che mancano di visione e anche di capacità di governo, viste le molte insufficienze gestionali). Una dèbacle, dunque? Vedremo il secondo turno, ma è escluso che tutto cambi velocemente. Vedo anche l'influenza di un Norbert Haider in "pole position" nelle elezioni austriache (ventilando anche la "Wiedervereinigung" tra Suedirol e Nordtirol , tra l'altro). E allora ragionare sulle cause della vittoria di una formazione decisamente "fascista" (intendendo una certa valutazione della violenza applicata alla manifestazione dell idee, ed anche il richiamo a vecchi slogan e a vecchie ricette politiche) come Casa Pound è un esercizio necssario ...

Eugen Galasso

Martelli: serve un equilibrio tra i poteri. E non è questione legata al contingente.

In un testo analitico, dettagliato, preciso, Claudio Martelli (QN del 4 maggio scorso, pp.1-2) analizza il ruolo ambiguo della rivendicazione di distinzione (prevista peraltro dalla Costituzione) tra potere esecutivo (governo), legislativo (parlamento), giudiziario (magistratura), affermando, in buona sostanza che il PD si muove quando è "sotto attacco" ossia quando vari suoi esponenti sono inquisiti. Silenzio del PD in anni trascorsi, suo "attivismo" quando è parte in causa: un atteggiamento che, con ormai invalsa metafora psichiatrica, diremmo "schizofrenico".... Vedremo gli sviluppi, ma l'ormai non più giovanissimo ex-vicesegretario del PSI (quando esisteva con i suoi "fasti" e i suoi aspetti non solo negativi, Beppe Grillo permettendo...) ha ancora molte frecce al suo arco.

Eugen Galasso

Enrico Lillo: evitiamo con il voto un terzo commissariamento del Comune. Sarebbe un disastro.

Enrico Lillo, Lei candida alle elezioni del prossimo 8 maggio nella lista Alleanza per Bolzano che sostiene Giorgio Holzmann per la carica di Sindaco. Lei, però, è stato anche uno dei promotori di questa lista civica, e quindi la prima domanda è: quali le motivazioni che l’hanno portata a mettersi insieme con altri movimenti e con tante singole persone in un unico contenitore politico? 

La risposta a questa domanda l’ho già inserita su uno dei miei volantini per la propaganda elettorale. Le motivazioni sono principalmente tre: la grave situazione politica in cui versa la città di Bolzano e la necessità quindi di darle un governo stabile efficace ed economicamente sostenibile. La voglia di impegnarmi in politica ancora una volta con spirito di servizio e per la mia Comunità. L’aver trovato in Alleanza per Bolzano un gruppo di amici e concittadini che con la loro volontà di partecipazione hanno deciso di scendere in campo per dire la loro opinione e sviluppare l’azione politica necessaria per rinnovare Bolzano.

In Austria un candidato Presidente che fa nascere molti interrogativi

Norbert Hofer, nordtirolese, FPOE (partito nazional-liberale, come lo definiva il vero autore della "svolta", Onkel Joerg, ossia Joerg Haider, il cui mistero della morte rimarrà forse irrisolto forever...), sembra un "good boy": il suo partito ha vinto, come in altre parti d'Europa, per l'incapacità della "Disunione europea" di programmare e determinare i flussi migratori, per l'assenza dell'ONU (è questione internazionale, riguarderebbe anche questo mastodonte ormai-credo-inutile e brontosaurico che si chiama UNO_ONU o come volete...), quindi è frutto di scontento.

Non ho la doppia cittadinanza, nonostante origini anche austriache , né la prenderò, visti certi sviluppi... E qui vengo al secondo "corno" del dilemma Hofer-FPOE... in Austria è nato anche il Fuehrer, che all'inizio non si pensava facesse certe cose; non lo pensava il "Piccolo Uomo" denunciato da Wilhelm Reich, ma neanche molti politologi e neppure la "sinistra" dell'epoca, salvo lodevoli eccezioni...

Temo anche che la vittoria di Hofer e dei suoi incoraggi la dottoressa Eva Klotz e chi in Sudtirolo spera nella "Wende" definitiva.... Ma forse mi sbaglio, forse ha ragione Salvini e chi si ferma al "primo corno" della questione sollevata all'inizio di questo breve testo. Vedremo come il partito in questione agirà. Che questa Europa sia un malinteso credo sia ormai dimostrato, vertice di Hannover o meno...

Eugen Galasso

Bolzano: riuscire a costruire un governo della città. Questa la sfida del candidato Sindaco che otterrà più voti l'8 maggio prossimo

Sabato 23 maggio, l’appuntamento per le interviste pubbliche con i candidati al posto di Sindaco di Bolzano è fissato dentro al Comune. Gente comune presente a questo momento civico importante? Mah, forse qualcuno?
Invece fuori, sulla pubblica via, tanta gente, turisti solamente?, che osservano un mucchio di giovani schierati come militari, ma militari non sono, sono i componenti dell’associazione culturale degli Schuetzen.

Subscribe to this RSS feed