Educazione continua degli adulti: nuove competenze per l'educazione continua
- Written by Giulia Gaggia
- Published in Aspetti della didattica
Educazione continua degli adulti: nuove competenze per l'educazione continua
Tra il 1994 e il 2000 ventuno Paesi hanno realizzato una prima indagine comparativa internazionale (Ials-Sials: International Adult Literacy Survey) sulla distribuzione, nella popolazione in età lavorativa (16-65 anni), delle abilità/competenze definite come competenze alfabetiche funzionali (literacy, littératie, letteratismo); queste competenze sono state rilevate attraverso l'accertamento diretto, cioè attraverso interviste a domicilio, che si concludono con l'esecuzione, da parte dei singoli intervistati, di alcuni esercizi di tipo cognitivo, relativi a compiti di comprensione di testi scritti, in vari formati, e l'esecuzione di calcoli.
L'indagine ha permesso di dimostrare due cose:
1. il titolo di studio posseduto dalle persone non è, da solo, un indicatore valido per misurare abilità e competenze;
2. il mercato del lavoro e le condizioni della vita sociale richiedono abilità e competenze ben più vaste e complesse delle competenze alfabetiche funzionali, definite nell'indaginecome capacità di capire e utilizzare informazione contenuta in testi scritti nell'attività quotidiana domestica e lavorativa con lo scopo di realizzare i propri obiettivi e di sviluppare le proprie potenzialità e il proprio sapere.
L'indagine Ials-Sials, inoltre, ha evidenziato che le metodologie usate in questo tipo di ricerca, che uniscono modalità di approccio proprie delle indagini demoscopiche a quelle specifiche della ricerca educativa, danno la possibilità di misurare, in via comparativa, abilità di tipo cognitivo relative alla lettura, scrittura e calcolo ed anche di fornire molte altre informazioni riferibili alla cultura della popolazione, utili per l'analisi e per l'indirizzo delle politiche sociali e del lavoro. (read more_clicca sul titolo)
L'indagine Ials-Sials ha visto emergere un quadro metodologico con la rilevazione delle competenze alfabetiche funzionali relative alla comprensione/produzione di testi scritti in vari formati (testi in prosa, brevi, lunghi, densi, ecc., ed inoltre grafici, elenchi, tabelle, ecc.); settore autonomo di rilevazione appare, nella nuova ricerca, la numeracy, competenza matematica funzionale, riferita all'uso di linguaggi e di procedure formalizzate; a questi due ambiti, più tradizionali nella definizione delle competenze di base, interpretate come capacità di leggere, scrivere e far di conto, si aggiunge la necessità di studiare la capacità di ragionare in modo organizzato al fine di impostare e raggiungere/trovare soluzione a problemi, ragionamento analitico e problem solving, per indicare in modo schematico l'ambito molto complesso di competenze procedurali e capacità creative.
La diffusione dei nuovi strumenti e delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) pongono l'esigenza di costruire prove capaci di testare le nuove competenze relative ai nuovi alfabeti ed ai nuovi linguaggi, così come le necessità della partecipazione sociale e la complessità di realtà lavorative, in continuo cambiamento, propongono, come competenze/abilità essenziali, la capacità di operare in gruppo, di essere componente/leader di una squadra (team work) e di tener conto di quel sapere pratico, spesso inespresso, il tacit knowledge per citare Sternberg (1997), che condiziona fortemente i comportamenti "culturali" della popolazione adulta nei vari contesti in cui questa si esprime.
L'approccio funzionale rimane il criterio fondamentale per marcare in senso specifico il concetto di abilità/competenza, distinguendolo da altri concetti quali l'intelligenza, la predisposizione a... , ecc. così come il ruolo delle competenze alfabetiche (letteratismo) rimane centrale per garantire l'accesso e l'esercizio di altre dimensioni dell'agire efficace.