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Formazione continua degli insegnanti di matematica

Riflessioni assieme al prof. don Mario Ferrari del Centro “Ugo Morin”

Nella comunicazione della Commissione delle Comunità Europee al Parlamento Europeo e al Consiglio (Bruxelles, 3.8.2007 com. 392) si argomenta esplicitamente sul “Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti”.

Nel documento si esordisce affermando che “In Europa ci sono circa 6,25 milioni di insegnanti (equivalenti a tempo pieno). Essi svolgono un ruolo cruciale nell'aiutare i discenti a sviluppare pienamente le proprie capacità e potenzialità per la crescita ed il benessere personali e nel fare in modo che acquisiscano tutta la complessa gamma di conoscenze e competenze di cui avranno bisogno in quanto cittadini e lavoratori. Sono gli insegnanti che fungono da mediatori fra un mondo in rapida evoluzione e gli allievi che sono sul punto di entrare a farne parte. La professione dell'insegnante sta diventando sempre più complessa e i docenti si trovano a dover far fronte a richieste sempre maggiori. Peraltro anche il loro ambiente di lavoro richiede un impegno sempre crescente”.

Richiamandosi all’Agenda di Lisbona, si sottolinea che “La qualità dell'insegnamento è uno dei fattori chiave che determinerà la misura in cui l'Unione europea potrà incrementare la sua competitività in un mondo globalizzato. Alcune ricerche dimostrano una stretta e sicura correlazione fra la qualità professionale degli insegnanti e i risultati degli alunni. Altri studi hanno messo in evidenza un rapporto positivo tra la formazione continua degli insegnanti e i risultati degli allievi”.

Il Consiglio Europeo, nel novembre 2006, ha successivamente sostenuto che “la motivazione, le conoscenze e competenze di insegnanti, formatori, altro personale docente e servizi per l'orientamento e il benessere degli studenti, nonché la qualità della leadership scolastica sono fattori chiave per raggiungere risultati di apprendimento di alta qualità. Gli sforzi del corpo insegnante dovrebbero essere sostenuti dal continuo sviluppo professionale e da una buona cooperazione con i genitori, i servizi per il benessere degli studenti e la comunità più ampia “.

Di “continuo sviluppo professionale” abbiamo parlato con don Mario Ferrari, presidente del Centro Ricerche Didattiche “Ugo Morin” - Insegnamento della Matematica e delle Scienze Integrate, Centro che ormai da quaranta anni si occupa di aggiornamento professionale dei docenti.

L’opinione pubblica – ci spiega il professor Mario Ferrari -  è fermamente convinta che i medici devono continuamente aggiornarsi dal punto di vista professionale perché ci sono nuove malattie, nuovi farmaci, nuove tecniche chirurgiche, nuovi strumenti diagnostici.

La stessa opinione pubblica pensa che anche i professori di scienze, fisica, biologia, chimica, ecc. hanno necessità di aggiornarsi perché in queste scienze si fanno sempre nuove scoperte che vengono pubblicizzate dai vari media.

Per quanto riguarda la formazione continua dei docenti di matematica non sembra che l’opinione pubblica se ne dia pensiero – sottolinea il prof. Mario Ferrari -  perché nella matematica non c’è niente di nuovo come niente di nuovo c’è nel suo insegnamento, a parte l’irruzione di qualche strumento elettronico. Talvolta, però, anche la matematica ed il suo insegnamento conquistano le prime pagine dei giornali perché l’Italia, nel suo complesso, va molto male nelle prove OCSE-PISA. Il clamore dura un giorno e poi tutto ritorna nel silenzio. Anche il MIUR, dopo aver parlato di “emergenza matematica” al tempo del ministro Fioroni, si è chiuso nella sua atavica inattività. Eppure…  - continua don Mario Ferrari - eppure basterebbe conoscere un poco il tumultuoso sviluppo della matematica non solo nella ricerca avanzata, ma anche della matematica e del suo insegnamento a livello preuniversitario: teorie che si mescolano e si integrano, ricerche in didattica della matematica che fanno intervenire la storia e l’epistemologia della matematica, i nuovi strumenti tecnologici,  la pedagogia, la didattica generale, la linguistica ed anche le neuroscienze, per rendersi conto della necessità di una formazione continua dei docenti di matematica.

Certo – chiarisce il professor Ferrari -  ci sono attività di formazione professionale dei docenti di matematica, ma sono attività a livello volontaristico, o di singole scuole. Tanto per fare un esempio, il Centro di Ricerche Didattiche “Ugo Morin” di Paderno del Grappa (TV) da più di 30 anni svolge ogni anno un corso di formazione domenicale per docenti della scuola dell’obbligo, oltre a editare una rivista apposita per tutti gli insegnanti di matematica e ad organizzare un Seminario Nazionale per insegnanti di tutti i livelli scolastici. Quello che manca, in Italia, è un piano nazionale di aggiornamento, affidato a docenti qualificati e non improvvisati ed obbligatorio per tutti. Secondo me  - chiarisce don Mario Ferrari - l’aggiornamento degli insegnanti dovrebbe avere i seguenti caratteri:

1 – Deve essere non occasionale, ma permanente, continuo;

2 – Deve essere obbligatorio per tutti, cioè deve far parte dei dovere che l’insegnante si assume per contratto di lavoro;

3 – Deve essere gratuito, vale a dire non costare soldi all’insegnante e, possibilmente, non costare tempo supplementare;

4 – Deve avere un carattere professionale, cioè culturale (studio approfondito della disciplina da insegnare) e didattico (studio di materiali sperimentati, studio critico di libri di testo, produzione di materiale didattico e sua sperimentazione in classe).

In questo modo – conclude don Mario Ferrari -  il docente può diventare un “docente riflessivo” e comunicare uno spirito critico ai suoi allievi. E di docenti di matematica di questo tipo e di studenti con capacità critiche la scuola e la società, ha estremo bisogno per essere cittadini liberi e non servi ubbidienti.

Chi ha interesse ad approfondimenti, consulti il sito internet del Centro “Ugo Morin”: www.centromorin.it

Franco Boscolo

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 13:19