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Intrecci apre con "Zio Cantante", la multiculturale band bolzanina

Intrecci: Incontri nella piazza della cultura” comincia questo venerdì (per poi proseguire anche al sabato), presso il Centro Trevi di Bolzano, dalle ore 18.00 alla tarda serata, e a rompere il ghiaccio sarà una band in movimento, una band liquida (come ci confida uno dei suoi principali membri, Erjon Zeqo), una band che vi farà ballare il sangue, perché sa colpire l'anima pura della gente, quella della tradizione, della cultura, del popolo.

Nato ormai quattro anni fa, il gruppo musicale made in Bolzano non è solo un'unione di svariate culture musicali, ma di persone diverse che si contaminano a vicenda, creando di volta in volta nuovi prodotti, nuove note, apportate dai musicisti che, di volta in volta, entrano ed escono dalla composizione.

Zio Cantante tratta diversi generi, dalla musica popolare Klezmer al Folk, dal Fado al Gipsy, dai Balcani al Sud America, dal Mediterraneo agli Stati Uniti e ancora e ancora!

Ziocantante 2

Si tratta di un gruppo di persone (di diversa etnia, professione ed età) che si sono trovate, ma che non si sono accontentate di amare la musica e di saper suonare, ma anche di trovare un'unione, prima tra loro e poi nella musica, arrangiando quella che oggi è una delle realtà musicali più interessanti dell'intero panorama musicale.

Tanti i musicisti che hanno suonato tra loro, dai flautisti peruviani ai chitarristi balcanici, dalle chitarre alle percussioni, dal contrabbasso al clarinetto. Nessun limite per questa “band liquida” che, come ci racconta Erjon Zeqo non ha regole, se non quella di prediligere gli arrangiamenti moderni con strumenti acustici, caratteristici delle musiche popolari.

Domani sera (venerdì), alle ore 18.30, ci aspettano al Centro Trevi per il debutto di “Intrecci”, evento che saprà unire varie modi di fare cultura, ideato da Adel Jabbar, organizzato da Cedocs con il sostegno dell'Assessorato provinciale ala cultura italiana, così come Zio cantante sà unire vari modi di fare musica. Ci aspetteranno in 4, lo “stato maggiore” della band, con clarinetto, chitarre, tamburi, tamburelli, contrabbasso e molto altro.

Perché la cultura è nutrimento e le persone hanno ed avranno sempre bisogno della cultura per comprendere e vivere appieno il presente.

La serata proseguirà con le conversazioni con Laila Wadia, Mauro Di Vieste e Adel Jabbar riguardo il tema "Nuove pagine, scrivere dell'Italia che cambia".

Last modified onMartedì, 13 Novembre 2018 20:57