Avviata la revisione dello Statuto d'Autonomia
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AVVIATA LA REVISIONE DELLO STATUTO D'AUTONOMIA DEL TRENTINO-ALTO ADIGE
Il là al percorso che porterà al nuovo Statuto d’Autonomia per il Trentino Alto Adige l’ha dato oggi, a Bolzano, il Presidente del Consiglio provinciale Thomas Widmann. E, con lui, dal suo vice Roberto Bizzo e dal Presidente della Provincia, Arno Kompatscher.
Il percorso delineato da una apposita legge approvata dal Consiglio provinciale prevede una prima fase di ascolto della “società civile”, attraverso una serie di incontri aperti alla partecipazione dei cittadini e che porterà alla creazione di un“forum dei 100” formato da cittadini che si saranno autocandidati, e della Convenzione formata da 33 componenti, dei quali 8 estratti dal “forum dei 100”.
Sarà la Convenzione a mettere su carta una prima serie di proposte di articolato che spetterà poi al Consiglio provinciale, e poi anche al Consiglio regionale (dove il testo bolzanino incontrerà il testo nel frattempo predisposto in trentino), discutere e votare il nuovo testo dello Statuto d’Autonomia. L’ultimo passaggio sarà al Parlamento italiano.
Le perplessità su questa procedura non mancano: dai dubbi sulla partecipazione della cittadinanza all’”operazione ascolto” prevista dalla legge, a quello collegato a questo che teme che l’attivismo delle frange contrarie ad un vero assetto autonomistico possa orientare la discussione su binari conflittuali, per parlare anche dei dubbi che nascono dal fatto che Bolzano e Trento conducano in totale distacco l’uno dall’altra una discussione su un testo di regole legislative che è comune per gli uni e per gli altri.
Per oggi, comunque, nella cerimonia inaugurale di questa fase cruciale del futuro altoatesino, di queste perplessità non si è parlato. Il Presidente Kompatscher è intervenuto ricordando come molte cose siano mutate da quando entrò in vigore l’attuale Statuto, e che quindi una sua attualizzazione è quanto mai giustificata e necessaria. Ed ha anche sottolineato il valore del percorso partecipativo scelto per definire i contenuti del nuovo Statuto.
Ora si aprono le danze: vedremo come verrà interpretato il termine “autonomia” quale modalità di relazione tra l’Alto Adige e lo Stato italiano, quali saranno le scelte di merito sui capitoli dove si parlerà delle competenze, se emergeranno dal dibattito nuove necessità rispetto agli equilibri tra i gruppi linguistici ed anche tra le istituzioni locali. Il passaggio è molto interessante.
Franco Gaggia