Enrico Lillo: evitiamo con il voto un terzo commissariamento del Comune. Sarebbe un disastro.

Enrico Lillo, Lei candida alle elezioni del prossimo 8 maggio nella lista Alleanza per Bolzano che sostiene Giorgio Holzmann per la carica di Sindaco. Lei, però, è stato anche uno dei promotori di questa lista civica, e quindi la prima domanda è: quali le motivazioni che l’hanno portata a mettersi insieme con altri movimenti e con tante singole persone in un unico contenitore politico? 

La risposta a questa domanda l’ho già inserita su uno dei miei volantini per la propaganda elettorale. Le motivazioni sono principalmente tre: la grave situazione politica in cui versa la città di Bolzano e la necessità quindi di darle un governo stabile efficace ed economicamente sostenibile. La voglia di impegnarmi in politica ancora una volta con spirito di servizio e per la mia Comunità. L’aver trovato in Alleanza per Bolzano un gruppo di amici e concittadini che con la loro volontà di partecipazione hanno deciso di scendere in campo per dire la loro opinione e sviluppare l’azione politica necessaria per rinnovare Bolzano.

Come vede il ruolo della città di Bolzano, cioè come ritiene che il Comune, col suo Consiglio comunale, la sua Giunta ed il suo Sindaco, possa direttamente disegnare il futuro della città e come può costruire un rapporto con la Provincia che porti a concordare l’evoluzione futura della città negli ambiti che sono invece competenza della Giunta Provinciale?
Innanzi tutto occorre che qualcuno vada in Provincia e chieda quanto necessario per la città, perché credo che sino ad oggi questo non sia mai stato fatto. Dopo di che, occorre che l’amministrazione comunale faccia valere il suo ruolo di città capoluogo attuando anche una politica di contrasto ai tentativi di scavalcamento della Provincia in ambito urbanistico, di mobilità e in quello amministrativo, uscendo anche dal Consorzio dei Comuni se necessario, e attuando anche politiche di blocco nei confronti dei Comuni limitrofi qualora la provincia non riconosca le peculiarità della città di Bolzano come capoluogo e come la città con il maggior numero di abitanti ma anche di problemi.

Alleanza per Bolzano si presenta come un soggetto politico che non si richiama ad una ideologia ma è nato espressamente per risolvere i problemi che affliggono la città di Bolzano. In altre parole, è il programma quello che vi qualifica. Ci dice quali obiettivi programmatici Alleanza per Bolzano realizzerà se sarà al governo di Bolzano?

Il programma di Alleanza per Bolzano è un programma attentamente studiato e con obiettivi assolutamente raggiungibili perché conformi alle finanze a disposizione della città e forgiati da uno studio approfondito anche con il supporto di tecnici di elevata esperienza. Il primo e fondamentale punto è proprio legato al finanziamento procapite che deve ritornare ad essere equo per la città. Fatto questo, si può agire su più fronti, quello degli investimenti con il raddoppio dell’arginale e la spinta verso la Provincia per la realizzazione della variante della Statale 12; quello della revisione dell’organizzazione dell’Azienda Servizi Sociali, per una ridistribuzione meritoria degli aiuti ma anche strutturale come organico; migliorare la sicurezza reale e percepita con l’installazione di telecamere e con l’ampliamento dei servizi della Polizia Municipale; con la realizzazione di un polo sportivo accentrato in zona Maso della Pieve che comprenda una nuova piscina e un nuovo palazzetto polivalente da destinare al calcio a 5 ma utilizzabile anche per altre discipline sportive; con la revisione del PUT e del PUM modellandolo alle attuali esigenze del traffico e della mobilità in generale, compreso la cancellazione dell’attuale sistema di zone colorate.

Lei ha vissuto nel precedente Consiglio comunale tutta la vicenda drammatica che ha portato alle precedenti ed alle prossime elezioni. Il Sindaco Gigi Spagnolli è caduto due volte e con lui è caduto il Consiglio comunale. Da qui la necessità delle elezioni. Ma cosa ha portato davvero a questa profonda crisi del Comune, cosa c’è dietro all’episodio contingente del progetto Benko che è stato la causa ufficiale della crisi?

Diciamo che il progetto Benko è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La giunta Spagnolli era stata composta tra mille problemi e all’ultimo istante arrivando a dei compromessi con dei partiti politici che sin da subito avevano fatto capire che la giunta non avrebbe avuto vita facile. Mischiare l’estrema sinistra, quella del NO a prescindere con la SVP è stato un errore gravissimo, anche i veti posti dalla sinistra meno radicale a un allargamento verso il centro sono stati un errore costato caro. D'altronde cosa ci si poteva mai aspettare da un’area politica litigiosa, retrograda e conservatrice di ideali da vecchia Unione Sovietica? Il fatto sta che a pagare sono stati i cittadini che dovranno ritornare alle urne e le casse comunali che dovranno far fronte ad una nuova sostanziosa spesa per rifare le elezioni.

I candidati Sindaco sono ben 13, ma possiamo ben dire che, di loro, alcuni sembrano avere più possibilità di portare le proprie liste ad avere una presenza pregnante nel prossimo Consiglio comunale. Andando a guardarli più da vicino, e Le chiediamo scusa della semplificazione, vediamo un candidato, quello del PD, che sostanzialmente rappresenta la continuità tra quello che Bolzano era ieri e quello che potrebbe essere domani. Poi abbiamo il candidato Tagnin che non si capisce se riesce a contenere la Lega o se sarà la Lega ad utilizzare i voti raccolti da quella lista per perseguire la propria politica, che appare piuttosto ambigua visti gli ammiccamenti a chi vuole coinvolgere la nostra città tra i soggetti favorevoli all’autodeterminazione e al libero Suedtirol. La candidata Sindaco dei 5Stelle secondo molti non è riuscita a dare un idea di affidabilità alla propria lista, che non pare attrezzata a dare risposte ai problemi della città. Il candidato Holzmann, che guida la lista Alleanza per Bolzano della quale Lei Lillo fa parte, sottolinea la propria esperienza, che è garanzia in un momento che si profila difficile, e la propria capacità di raccogliere consensi tra chi vuole che si facciano le cose davvero e non solo a parole, ma ci si chiede se avrà abbastanza consenso popolare per svolgere questo ruolo nel prossimo Consiglio comunale. Lei ritiene che Holzmann ed Alleanza per Bolzano raccoglieranno un numero di consensi adeguato a sviluppare la propria politica?
Io credo proprio di si. Spero che i cittadini aprano gli occhi e non si facciano abbindolare dalle tante frasi fatte che in questi giorni si sentono nei bar dove vengono radunate persone allo scopo di ingannarle con una bevuta gratis. Ci sono mestieri difficili da fare e uno di questi è quello del politico. Giorgio Holzmann ha l’esperienza e la forza di poter realizzare i suo programma. Tagnin è un bravissimo medico ma politicamente è poca roba, tant’è che è già preda della Lega che oltre ad avergli imposto la “ruspa” nella foto di debutto, gli imporrà anche l’agenda politica se riceverà, come probabile, un buon consenso in termini di consiglieri. La Pifano, oltre all’arroganza solita dei pentastellati e all’autoincensamento rispetto alla laurea e al master conseguiti, non potrà andare da nessuna parte se la sua politica rimane quella di non allearsi con altri partiti. Pensare di vincere a Bolzano senza doversi alleare con almeno altri due partiti è da sciocchi. Caramaschi ha certamente un’ottima esperienza amministrativa, ma alle sue spalle ci sono una miriade di politici uscenti che in tanti anni di governo non solo non sono stati in grado di far bene il loro mestiere, anzi, direi che hanno fatto una marea di danni. Quindi pensare oggi di poter riparare a quanto non fatto o a quanto fatto male è una presa in giro per gli elettori. Appare evidente, quindi, che Giorgio Holzmann sia veramente l’unico in grado di dare delle risposte alle esigenze della città e chiedo quindi ai cittadini di non buttar via il loro voto in inutili liste che ci porterebbero dritti dritti ad un nuovo commissariamento e di votare per Alleanza per Bolzano, esprimendo le quattro preferenze.

Facile prevedere che anche dopo le elezioni in Comune ci possa essere un problema di governabilità. Le elezioni, vista la dispersione dei candidati, se gli elettori non concentreranno il voto solo su alcuni candidati e liste più rappresentative, potrebbero dare un risultato che renderà necessario costruire coalizioni tra forze diverse oppure ad un nuovo ricorso ad un Commissario provvisorio. Che opinione ha Lei su questo punto?
Non ho dubbi sul fatto che per Bolzano sarebbe un disastro gigantesco dover finire nuovamente commissariata per la terza volta in 10 anni. L’economia patirebbe ancora di più rispetto al già grave momento, il mondo del lavoro e quello imprenditoriale cadrebbero in una crisi anche peggiore di quella appena passata ma che ha ancora degli strascichi importanti. La città rimarrebbe ferma e in balia delle decisioni provinciali che, come abbiamo visto in questi anni, non gli hanno consentito di consolidare la posizione e di svilupparsi per quanto necessita. Quindi la mia opinione è che occorrerà fare di tutto per dare alla città un governo stabile che possa finalmente far ripartire l’economia, lo sviluppo e i progetti più importanti di cui Bolzano ha veramente bisogno.

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 10:57