Qualificare il lavoro di badante. Partita al Cedocs la nuova edizione del corso
- Written by Massimiliano Anzil
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Le persone che prestano servizio come badanti hanno bisogno di imparare come tenere occupata in modo valido la persona assistita, in particolare nei casi in cui questa è affetta da una forma di demenza. Nasce da questa esigenza, che viene manifestata anche da parte delle famiglie, il corso che la cooperativa Cedocs, assieme all’Associazione Alzheimer ASAA, organizza con il supporto della Formazione professionale italiana.
La prima edizione del progetto, avviata lo scorso ottobre anche grazie all'impulso della Fondazione Podini, ha avuto molto successo tra le persone che hanno partecipato. Anche sulla base delle indicazioni emerse dai partecipanti, il nuovo corso, partito venerdì 5 aprile con la lezione dell'architetto Loris Alberghini, prevede approfondimenti in diversi argomenti: dalla realizzazione di piccoli lavoretti alla lettura fatta in maniera coinvolgente, dai giochi di carte all’arte terapia, ma anche con approfondimenti nel ramo giuridico ed in quello medico-infermieristico, in particolare nel campo delle forme di demenza, passando anche a lezioni legate alla corretta alimentazione ed alla preparazione di piatti tradizionali nonchè alle nuove tecnologie, in linea con le esigenze di badanti e pazienti.
Inutile nasconderlo, il ruolo della badante è ormai divenuto fondamentale per molte famiglie. La persona anziana deve essere seguita anche con attività coinvolgenti nel tempo libero, ma a questo deve corrispondere un lavoro di qualità.
Spesso è molto difficile per una famiglia trovare la persona giusta cui affidare il proprio caro, in particolare nei casi di forme di demenza, ed un fattore importante per il successo di questo incontro è che il rapporto tra questa, l'anziano e la famiglia stessa sia ben coordinato e fruttuoso. Questa persona di assistenza, infatti, oltre a collaborare alla gestione della casa, deve essere in grado di gestire il paziente, supportarlo attivamente in attività di carattere sanitario e coinvolgerlo attivamente in attività del tempo libero, così da conservare al meglio la sua efficienza vitale e la sua partecipazione all’ambiente circostante. Questo è importante perchè è la via per combattere il sempre più diffuso abbandono alla malinconia e all’isolamento, che portano al rapido decadimento, sia mentale che fisico dell’anziano.
La nuova edizione del corso, partita venerdì, si concluderà il prossimo 22 giugno.