Teatro

Teatro (65)

Il corpo e il teatro di narrazione. I saggi di Teatro Blu a Bolzano.

Il recupero del corpo va benissimo, venendo destinato sia alle pratiche estetiche, sia, in ambito culturale, ai corsi di "teatro del corpo" (body-Theatre etc.). C'è però anche un altro ambito, forse più "olistico" (totale, nel senso che coinvolge la totalità della persona), che rapporta il corpo alla parola nel teatro di narrazione. Un'esperienza importante per studenti, docenti, conferenzieri, politici(uso il maschile solo per comodità, ma le donne sono molto più coraggiose e vitali, in genere), in realtà per tutti/e. (read more-clicca sul titolo)

Creata una compagnia teatrale regionale. Ma qualcosa non convince.

Durante una breve visita a Bolzano, ho appreso che il bando di concorso per la formazione di una compagnia teatrale regionale del Teatro Stabile di Bolzano e del Centro S. Chiara di Trento (affidata al regista Marco Bernardi, ex direttore del TSB) non è stato pienamente rispettato: vari attori, anche abbastanza famosi, che erano pienamente in regola con i requisiti richiesti (nascita in provincia o regione, residenza in Alto Adige o Trentino, essere attori/attrici professionisti/e) non sono stati"ingaggiati", mentre altri che rispondevano ad altri requisiti (nascita e residenza in altre città) hanno avuto più successo. Senza volerne fare un "casus belli", rimane il sospetto che non tutto sia avvenuto nel pieno rispetto delle regole imposte a livello nazionale; se in realtà l'intenzione era quella di creare una compagnia di attori/attrici "giovani", sarebbe stato meglio esplicitarlo anche nel regolamento o comunque avvertirne previamente i partecipanti.

Eugen Galasso

Teatro danza

Nicola Benussi e Stefania Bertola, ossia i responsabii-registi-coreografi rispettivamente di "Teatro Blu" e di  "Quinta Danza"organizzano sinergicamente nei giorni 9 e 10 aprile presso il Teatro "Cristallo" uno stage di teatro-danza chiamato emblematicamente "Il corpo poetico" che, partendo dalle problematiche, appunto, del corpo arriverà a toccare tutti i motivi fondamentali del teatro e della danza. Sarà un'occasione per tutte le/tutti i partecipanti (numero massimo è di 14 - la componente femminile c'è da aspettarsi che sarà certamente maggioritaria) di lavorare su di sé e sullo spazio-tempo particolarissimo che si realizza facendo teatro e danza, dove il discrimine tra le due forme d'arte e di autorealizzazione è invero molto sottile. Prezzo di soli 40 euro. Per le iscrizionI: 335 8133551.

Eugen Galasso

Scomparso Paolo Poli

Quando si scrive di un amico morto, si è sgomenti, atterriti: è il caso di Paolo Poli, scomparso da pochissimo a Firenze, sulla soglia degli 87 anni, grande attore e regista (ma anche autore) irriverente del teatro italiano, che sapeva fondere malinconia, autoironia e humor in modo mirabile, leggendo le fiabe in TV, ma anche prendendo spunto da autori diversissimi, come Carlo Lorenzini alias Collodi ("Pinocchio"), Aldo Palazzeschi ("Aldino, mi cali un filino"), Jonathan Swift ("I viaggi di Gulliver"), Anna Maria Ortese ("Il Mare"), Giovanni Pascoli ("Aquiloni", lo spettacolo più recente").

Coltissimo, laureato in letteratura francese (tesi su Henry Becque), capace di trasformare in chiave comica e grottesca la vita di santi come Rita da Cascia e di San Gregorio, attingendo dalla "Legenda aurea" di Jacopo da Varagine e da altre fonti, Poli, che conservava comunque una chiave di profonda religiosità, ignota/incomprensibile a parlamentari bigotti come Oscar Luigi Scalfaro, che aveva denunciato per blasfemia lo spettacolo sulla santa, sapeva fondere genialmente teatro, musica (cantava benissimo, virtù quasi sempre ignota agli attori, peggio se italiani), balletto. 

Claudio Bocaccini in scena a Bolzano

Claudio Boccaccini, attore e autore romano, presenta anche a Bolzano, il giorno 7 novembre, all'Auditorium Torricelli, Bolzano, alle 21, per organizzazione di "La Comune" (la rassegna forcatiana, per dirla più comunemente) "La foto del carabiniere", incentrata sulle rappresaglie naziste contro cittadini inermi, accampando presunti "codici d'onore" (e di guerra) per giustificare le vendette contro le azioni partigiane, più che giustificate e non condannabili da alcun punto di vista.  

"La foto del carabiniere" è quella di Salvo D'Acquisto, eroico carabiniere immolatosi, nel settembre del 1943,  per salvare i prigionieri che i nazisti avevano destinato al plotone d'esecuzione; tra questi prigionieri c'era anche Tarquinio Boccaccini, padre dell'autore-attore-regista dello spettacolo, che ricostruisce la tragedia ma anche in termini "umoristici" e persino "comici" una vicenda dalla scia lunga, come sappiamo, dato che storicamente si è ancora impegnati, spesso in mezzo a impropri e improvvidi "revisionismi" e "riduzionismi" a discutere responsabilità, colpe, retaggi storici etc.(read more_clicca sul titolo)

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