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Voliamo in Messico con QUO VADIS? Festival delle Culture e delle Lingue

Per un mese nelle città di Bolzano, Laives, Merano e Bressanone si respirerà il calore latino-americano. Al via il "QUO VADIS? Festival delle Culture e delle Lingue" che quest’anno, dal 20 gennaio al 17 febbraio, ci fa "volare" in Messico.
Grazie al "Festival Quo Vadis?", dopo l’edizione del 2022 dedicata al Giappone e quella del 2023 dedicata alla Corea del Sud, quest'anno si va a conoscere il colorato Messico. Una serie di iniziative organizzate nei quattro centri altoatesini permetteranno alla popolazione locale di scoprire aspetti interessanti anche di questa terra. Scopo del Festival è proprio quello di dare un'occasione ai nostri concittadini di andare a scoprire nuove tradizioni, di aprirsi verso l’altro o il diverso, promuovendo la conoscenza e l’ascolto interculturale.

Il programma di questa edizione è davvero ricco: lezioni di spagnolo, laboratori della tradizione Wixarika, una conferenza sulla famosa e tanto amata artista Frida Kahlo, e quella dedicate alla misteriosa civiltà azteca, viaggi alla scoperta del Messico, delle sue arti e tradizioni, laboratori per bambini e addirittura una cooking class di cucina messicana, il tutto condito da fotografie, cortometraggi e musica latino-americana!

Il Festival ospita anche due importanti mostre: "Il Messico degli anni Venti nella fotografia di Tina Modotti", allestita presso il Centro Trevi di Bolzano, e la mostra "Muralismo messicano. Un dialogo contemporaneo" allestita nella Sala Espositiva di Laives.

Il programma è stato preparato in accordo con il Consolato Generale del Messico in Italia. Tra le collaborazioni al Festival, il Comitato Tina Modotti di Tolmezzo (UD), il Circolo fotografico Tina Modotti di Bolzano, il Teatro Cristallo, il Centro Multilingue di Merano, la Biblioteca Don Bosco di Laives ed il Centro Don Bosco di Laives, la Libreria Cappelli, il bar Waag di piazza della Pesa ed il ristorante Condito di via Crispi 37 a Bolzano ed il negozio Weltladen di via Fienili a Bressanone che ospitano alcuni degli eventi.

Insomma, ce n'è per tutti i gusti e la soddisfazione per aver seguito i vari eventi proposti è assicurata! Vai a consultare il programma del Festival e accedi alla Piattaforma Eventbrite per prenotarti la partecipazione a questi fantastici appuntamenti! 

? A questo link potete sfogliare la brochure dell'edizione Messico di Quo Vadis? in italiano e tedesco: https://issuu.com/quo_vadis_festival
? E qui potete prenotare il vostro posto agli eventi: https://quovadisfestival.eventbrite.com
L'indirizzo del sito del festival è  https://www.quovadisfestival.it/

Il progetto “QUO VADIS? Festival delle Culture e delle Lingue”, è curato dall’Agenzia di educazione permanente CEDOCS di Bolzano, e dall’associazione "lasecondaluna", con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, Assessorato alla Cultura italiana, Ufficio Bilinguismo e Lingue straniere.

"Leggere le montagne": così a Bolzano la Convenzione delle Alpi festeggia la Giornata Internazionale della Montagna

Sabato 9 e domenica 10 dicembre nuova edizione a Bolzano del Festival “Leggere le Montagne”, una iniziativa promossa dal Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, che ha la propria sede operativa italiana a Bolzano presso l'Eurac, con l’obiettivo di avvicinare gli amanti della letteratura e della montagna, per celebrare la Giornata internazionale della Montagna.

Per questa edizione del Festival a Bolzano sono previsti ben tre appuntamenti a partecipazione gratuita. 

Si comincia sabato 9 dicembre dalle 10:00 alle 11:30 con una pratica di "Restorative Yoga & Meditazione" guidata dalla bravissima Giulia Manzato che si terrà presso lo studio Wanderlust in via Bottai 14 a Bolzano. Dalle 18:00 alle 19:00 ci si ritroverà presso la Nuova Libreria Cappelli di Bolzano per la presentazione del libro “Il volo” del giovane autore bolzanino Flavio Pintarelli. Ad affiancare l’autore ci sarà Andrea Omizzolo, ricercatore senior di EURAC Research. Infine, domenica 10 dicembre dalle 15:00 alle 17:00 presso il FILMCLUB di via Dr. Streiter, con entrata libera e gratuita, verrà proiettato il film “Le otto montagne”, tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, vincitore del premio della giuria al 75° Festival di Cannes e vincitore di ben quattro David di Donatello. La proiezione sarà in lingua italiana, con sottotitoli in tedesco. 

L’iniziativa "Leggere le Montagne", presentata per la prima volta nel 2015, promuove una serie di eventi dedicati al tema della montagna e della letteratura lungo tutto l’arco alpino – e non solo - in occasione della Giornata Internazionale della Montagna istituita dalle Nazioni Unite, e che si celebra annualmente l’11 dicembre. Il Festival promuove le differenze e le somiglianze culturali esistenti nel territorio alpino, e allo stesso tempo, avvicina il mondo della montagna a quello della cultura e della letteratura.

Il Festival è anche l'occasione per parlare della Convenzione delle Alpi, che è il primo trattato internazionale vincolante finalizzato allo sviluppo sostenibile e alla protezione di un'intera catena montuosa, le Alpi. Il trattato è stato firmato dai Paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall’Unione Europea nel 1991.

La Convenzione quadro contiene i principi guida per una vita sostenibile nelle Alpi, stabilendo degli obblighi specifici in otto Protocolli tematici i cui contenuti sono vincolanti per tutti gli Stati membri. Il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, istituito nel 2003, ha sede politico-amministrativa a Innsbruck (Austria) e sede tecnico operativa distaccata a Bolzano, ospitata presso Eurac Research. Per il biennio 2023/2024, il ruolo di Presidenza della Convenzione delle Alpi è stato assunto dalla Slovenia, nel 2025/2026 le succederà l’Italia. Maggiori informazioni sulla Convenzione delle Alpi sul sito www.alpconv.org

Ma in fondo vorremmo davvero che Barbie Land fosse reale?

Personalmente non ricordo esattamente quando e chi mi regalò la mia prima Barbie. Ricordo che quando smisi di giocarci stavo per andare alle medie, ne avevo negli anni ricevute e comprate diverse e avevo una grande (o almeno ai miei occhi da bambina sembrava così) pentagonale scatola verde chiaro decorata con dei fiorellini piena di vestiti e scarpe, sicuramente organizzata da mia madre affinché fosse tutto in ordine e nulla andasse perso.

Non c’è mai stato l’effetto “transfer” tra me e Barbie: il sogno di essere un giorno come lei, perfetta, in forma, ben vestita, di successo e ben voluta da tutti; però amavo giocarci e sì anche io avevo Barbie Stramba tra le mie tante Barbie, diventata così dopo averle tagliato i capelli molto corti…chissà poi perché e quando lo avrò fatto…

Anche io come molte della mia generazione (ma non solo!) la scorsa settimana sono andata al cinema curiosa di vedere il tanto discusso film di Barbie. Ho trovato le scene iniziali, narrate da una voce fuori campo, geniali, capaci di riportare subito ogni spettatrice femminile in quel mondo rosa ideale se ripenso a come io e le mie amichette di allora giocavamo con Barbie nelle nostre camerette o in terrazzo nei pomeriggi estivi: Barbie che si muove volando da casa all’auto, il cambio d’abito, la tanto voluta e mai ricevuta CASA di BARBIE, gli accessori casalinghi e beauty di uso quotidiano, i piedi sempre sulle punte…

A me il film di Barbie è piaciuto e se mia figlia fosse stata più grande l’avrei portata con me, perché una società alla pari, di uomini e donne che si realizzano e sognano di realizzare i loro desideri e di essere ciò che vorrebbero senza oscurare l’altro è in fondo ciò che vorrei per lei e la sua generazione. Certo, il mondo reale e Barbie Land sembrano essere due realtà rovesciate: in Barbie Land “quello che gli uomini fanno nel mondo reale, sono le donne a farlo”: rivestono ruoli di potere e comando, mentre Ken come si afferma nel film “non desta preoccupazioni ed esiste solo se Barbie lo guarda”. Le Barbie, infatti, hanno costruito un perfetto matriarcato (senza matrimonio e figli) fatto di feste, appuntamenti sulla spiaggia, divertimenti, sorellanza in cui le donne detengono l’intero potere.

Invece, quando Barbie arriva nel mondo reale resta scioccata da una realtà che per noi in carne e ossa è fin troppo vera: naturalmente bellissima Barbie diventa subito oggetto di commenti sessisti da parte degli uomini, anche poliziotti, tanto da dire a Ken “sono imbarazzata da me stessa (…) gli uomini mi guardano come fossi un oggetto”. Nel frattempo, Ken scopre gli effetti del patriarcato, dove gli uomini comandano, decidono, gestiscono, vincono, dove fanno credere di tenere e battersi per la presenza delle donne, ma solo per “nascondere bene il patriarcato” e non essere accusati di non essere attenti al gender balance; e così Ken porta il patriarcato a Barbie Land pensando di cambiare per sempre il ruolo dei Ken.

La scena che forse ho preferito di più dell’intero film è stato il monologo di America Ferrera, che risuona come le parole di una amica che ti strattonano e sono pronte e svegliarti dalla tua autocommiserazione – infatti in quel momento pure Barbie è in preda all’ansia (!) e con crisi di autostima – e che ho trovato così semplice e vero che non mi stupisco che sul web siano diventato virale.

La morale per me, e qui l’insegnamento che vorrei ne traessero i più giovani, soprattutto maschietti, è che come sempre non c’è un migliore e un peggiore, che non ci sono questioni o ruoli da uomini e questioni e ruoli da donne, “che il tutto non esiste per elevare la presenza degli uomini”; perché in fondo è solo questione di impegno, di crederci e di rispetto dell’altro/a.

E voi siete stati a vedere Barbie al cinema?!

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TSB: 100 spettacoli per far circolare idee

Conferenza stampa nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano per presentare la prossima stagione 2022/2023 del Teatro Stabile bolzanino. Che naturalmente diventa anche il momento in cui si fa un punto sulla situazione delle linee di lavoro culturale, almeno per quel che riguarda lo spettacolo, nella città capoluogo e a livello provinciale.

  • Published in Teatro
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