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Declino delle socialdemocrazie in Europa: scarse capacità o ...?

E' un politico ed economista di rango (più volte ministro dell'economia in Spagna), José Luis Maldonado, ad evidenziare il declino della socialdemocrazia, in Europa e non solo. Maldonado evidenzia come sia dalla crisi del petrolio (1973) che le proposte "socialiste" sono in crisi: dire questo è un po' azzardato, secondo me, visto che negli anni anni successivi governi "di centro-sinistra" (in questa accezione, per la verità, non comprendo certo l'Ulivo più o meno mondiale made in Italy) hanno avuto vita anche lunga in Spagna, con Felipe Gonzalez, in Italia con Bettino Craxi, in Germania con Brandt e poi Schmidt, in Gran Bretagna (non solo con Blair), in Nordeuropa etc.

Vere invece le altre cause di crisi che Maldonado evidenzia: A) la globalizzazione, con l'offerta di lavoro a prezzi molto più bassi quanto ai salari, in Asia e non solo, dunque con la crisi a livello di concorrenza salariale; B) la "rivoluzione tecnologico-informatica", con la crisi ma anche l'eliminazione di tanti posti di lavoro... Questi punti sono da tenere presenti, comunque, o sono invece problemi che i governi e anche solo i partiti "socialisti" non hanno saputo rivolvere? forse i socialdemocratici non hanno saputo farsi valere-sentire-intendere-un problema di comunicazione, piuttosto....

Tutti temi da ripensare, diremmo, critiche da "tesaurizzare", con "messa in mora", direi, del primo punto, perché le crisi, come quella "ad ampio spettro" di petrolio e in genere energia, si ripropongono sempre, ancora oggi, ma non è detto che siano i socialdemocratici i meno capaci a/di risolverle....

Sarebbe, comunque, un tema da riprendere, anche perché la discussione non si chiude certo qui, con queste poche considerazioni...

Eugen Galasso

Last modified onVenerdì, 29 Luglio 2016 10:58