A commento della scomparsa di Paolo Finzi

Si apprendere (anche da "Avanti", lo storico quotidiano socialista, tornato ad esistere da qualche tempo, diretto da Claudio Martelli) del suicidio (si è buttato sotto un treno alla stazione di Forlì) dello storico e giornalista milanese Paolo Finzi, direttore di "A".

Un anarchico (francamente la cosa mi riesce difficile da capire, vista l'apertura mentale della persona e della rivista da lui diretta, ormai ospitante da anni anche opinioni e interventi di persone lontanissime da questa ideologia decisamente "vetero") che ha avuto il coraggio di rompere con la tradizione "bombarola" di quella parte politica, criticando anche il personaggio (innocente, quasi certamente, della strage di Piazza Fontana del 1969) Pietro Valpreda.

Finzi lo si sarebbe visto meglio come liberalsocialista o socialista tout court che come "anarchico". Ma più di tanto non è dato sapere, come neppure delle cause del suo gesto, che appartengono all'intimità della persona, letteralmente intesa...

Eugen Galasso

Last modified onLunedì, 27 Luglio 2020 12:33