Cardini che sostiene Padre Pio non convince

Ho sempre stimato Franco Cardini, grande storico non solo del Medioevo, come studioso e come entusiasta: mi convince meno, dico la verità, quando "puntella" il culto dei Santi e le reliquie di Padre Pio affermando che "Dio ha fatto le regole, riservandosi lo spazio per derogare. I santi, pregando per noi, inducono a rompere queste regole, come una centrale termonucleare che convince il mondo ad andare a rovescio" ( intervista da "La Nazione", 4 maggio, p.19). (read more - clicca sul titolo)

A parte la questione della "mediazione dei Santi", controversa e comunque per es. non accettata da alcuna chiesa evangelica, il che ci riporterebbe indietro a livello di ecumenicità o meglio di "ecumene" (comunione tra chiese cristiane), dove emerge un Cardini, mi sia permesso dirlo da quasi ex-allievo, "ratzingeriano", c'è la questione di Padre Pio, notoriamente poco amato dai pontefici che conobbe in vita, certo non considerato "santo" (per Agostino Gemelli era un caso patologico, per es., ma anche i papi contemporanei, appunto, non lo amavano). Il culto "pio" è tardivo e legato a questioni di opportunità.

Vero invece (almeno in parte) quanto Cardini dice in altra parte dell'intervista quando afferma che "viviamo in un secolo stile Matrix, siamo immersi nel fantastico, dal cinema a tutti gli strumenti digitali dell'oggi come elaborazione della fantasia più che della realtà". Sì, ma, senza voler essere "odifreddiani", cioè affermatori di un paradigma per cui solo la scienza vale, che cosa c'entra ciò con padre Pio?

Eugen Galasso

Last modified onDomenica, 05 Giugno 2016 14:43