assumere legalmente

Governo: un DEF ballerino e i limiti delle critiche di chi si oppone

Le critiche al DEF (Documento di economia e finanza che il governo ha elaborato in un balletto di decisioni e marce indietro) sono (sarebbero) molte e anche motivate, in primis quella rivolta al famoso "reddito di cittadinanza", che potrebbe incentivare il lavoro in nero, vista la possibilità di dirsi "disoccupati", percependo comunque il relativo emolumento...una condizione antisociale, che chi è di provenienza socialista (ma non solo) dovrebbe criticare naturaliter....

E' da considerare un fatto non da poco nel valutare il DEF: non si conosce il "come" verranno spesi i soldi che andremo ancora a prendere a prestito dagli investitori. Nessuno infatti sa come e a chi sarà davvero attribuito il "reddito di cittadinanza", nessuno sa come verranno riformate le pensioni, e via dicendo.

In un fondo sul "Quotidiano nazionale" di venerdì 5 ottobre, Claudio Martelli, parte dalle posizioni di De Gaulle, il quale criticava l'"Europa delle patrie", che per lui sbagliava ma aveva dietro di sé l'immensa autorità di chi aveva salvato la Francia dal nazismo, come anche, dopo la Seconda Guerra Mondiale, dall'OAS nazionalista che voleva perpetrare la dominazione coloniale francese in Algeria, contrapponendole alla confusione attuale degli antieuropeisti attuali, dei pan-nazionalisti, "sovranisti".

Aggiunge Martelli che "avvolgere le critiche del DEF in un manto ideologico (traduco: come fanno la Bonino di "Più Europa" e altre forze, e.g.) e contestare Salvini e i suoi amici non perché non tengono i conti in ordine ma in quanto nazionalisti e populisti, forse giova alla polemica politica ed elettorale, ma è un rimedio peggiore del danno". Certo: il richiamo a una fantasmatica "Europa buona" (magari ribadendo la "bontà" di Frau Merkel e del prof.Monti) porterebbe solo ancora più voti (verrebbe da dire: comprensibili, in qualche modo) a Salvini & Co.

Non dimentichiamo che la politica economica improvvida della Germania ma anche di Bruxelles hanno favorito la speculazione delle banche che hanno quasi annientato la Grecia e creato situazioni difficili in Portogallo, Spagna, Irlanda e Italia....

Eugen Galasso

Last modified onDomenica, 07 Ottobre 2018 09:25